Stellantis è una azienda con sedi in tutto il mondo e di recente è stato condiviso dai sindacati il modo molto curioso con il quale la società sembra stia approcciando la necessità di eseguire dei potenziali tagli di personale.

Stellantis è una azienda con sedi in tutto il mondo e di recente è stato condiviso dai sindacati il modo molto curioso con il quale la società sembra stia approcciando la necessità di eseguire dei potenziali tagli di personale.

Il caro bollette non sarà facile da arginare nonostante l’intervento già eseguito e l’ulteriore in previsione da parte dello Stato: è questo il messaggio che si evince dalle parole di Stefano Besseghini, presidente di Arera, Autorità che si occupa di regolare le reti dell’energia, esposte nel corso di un incontro presso Commissione Parlamentare di inchiesta sulla tutela dei consumatori.

Meta è mai come in questi giorni protagonista delle cronache economiche e non per via del metaverso e delle sue scelte. L’ultima in ordine di arrivo riguarderebbe la possibilità di un abbandono dell’Europa che coinvolgerebbe anche Facebook e Whatsapp.

La Federal Reserve statunitense ha reso noto di essere pronta a partire con i rialzi dei tassi di interesse: un messaggio lanciato forte e chiaro attraverso una nota dedicata molto diretta. Deve essere ammesso che non si tratta di una notizia che giunge del tutto inaspettata, viste le comunicazioni degli ultimi mesi.

Lufthansa e il gruppo Msc (Mediterranean Shipping Company) controllato dalla famiglia Aponte hanno presentato una manifestazione di interesse a Ita Airways per acquisire il controllo della maggioranza del capitale: la possibilità di una partnership commerciale per il nuovo vettore italiano si fa sempre più vicina.

Stellantis compie un anno di vita e nell’approcciarsi a rendere noto il suo piano industriale il prossimo marzo si fa scappare, attraverso l’amministratore delegato Carlo Tavares, che in Italia è meno dispendioso produrre ibridi piuttosto che auto completamente elettriche.

I rincari nel settore energetico potrebbero mettere a dura prova la tenuta delle imprese italiane in questo 2022. Al momento l’impatto sembra sia stato assorbito abbastanza bene, ma è evidente che sul medio lungo periodo vi sia bisogno di trovare una soluzione.

Con l’arrivo del 2022 arriva anche la nuova stretta del Governo sui pagamenti in contante: dal 1 gennaio il tetto imposto scenderà dagli attuali duemila a mille euro. Queste limitazioni, ricordiamolo, fanno parte di quelle previste dal decreto fiscale approvato nell’estate del 2020 nel corso del governo Conte-bis.

Il Fondo Monetario Internazionale non lancia un vero e proprio allarme ma allo stesso tempo non nasconde le sue preoccupazioni: il debito globale è schizzato in alto a causa della pandemia di coronavirus toccando i 226.000 miliardi dollari nel 2020 e non si può far finta che questo non porti a conseguenze sul lungo periodo in termini di sostenibilità.

Natale è sempre un momento nel quale, per organizzare celebrazioni e fare regali, ci si trova a dover fare i conti con il portafoglio, le spese e anche le condizioni geopolitiche mondiali e le loro conseguenze sui mercati: secondo le previsioni di Confcommercio, una volta tenuto conto di tutto il totale di spesa per ogni italiano sarà pari a 158 euro a testa.
