Mercato auto analisi dati Acea

 Secondo quanto affermato dall’Acea (Association des constructeurs europeens d’automobiles), il mese di dicembre avrebbe concluso un 2012 da dimenticare per il mercato auto europeo. Stando alle elaborazioni statistiche compiute dall’associazione, infatti, le immatricolazioni di auto nuove in Europa (Ue27 + Efta) si sono attestate in dicembre a 838.428 unità, con una contrazione del 16 per cento su base annua, che ha portato l’intero 2012 in calo del 7,8 per cento a 12.527.912 unità.

Sempre nel mese di dicembre, sottolineano i dati forniti dall’Acea, l’unico mercato in crescita sarebbe stato quello britannico (+3,7 per cento), mentre tutti gli altri avrebbero  subito cali a doppia cifra: la Francia ha chiuso con un passo indietro del 14,6 per cento, la Germania del 16,4 per cento, l’Italia del 22,5 per cento, quello spagnolo del 23 per cento (ci siamo occupati di prevedere l’evoluzione del mercato auto in un nostro recente approfondimento; date un’occhiata qua: Previsioni mercato auto).

Per quanto riguarda i singoli brand, male tutte le principali case automobilistiche, con Volkswagen, leader europeo e terzo player al mondo, in flessione, come Renault e Ford. La società tedesca ha infatti chiuso dicembre con un calo delle immatricolazioni del 14,5 per cento a 199.954 unità, aumentando però la penetrazione di mercato dal precedente 23,4 per cento al 23,8 per cento. Nei 2012 il calo è limitato all’1,1 per cento a 3.112.304 unità mentre la quota è salita dal 23,2 per cento al 24,8 per cento.

Secondo posto europeo per Psa Peugeot-Citroen, pur in continua flessione, con immatricolazioni mensili scese del 18,8 per cento a 91.636 unità e la quota di mercato passata dall’11,3 per cento al 10,9 per cento (nell’anno -12,9 per cento a 1.465.009 unità con quota in calo dal 12,4 per cento all’11,7 per cento).

Male anche Renault, con una flessione delle immatricolazioni pari al 19,4 per cento a 76.314 unità, e una quota di mercato in calo dal 9,5 per cento al 9,1 per cento. La quota 2012 è passata dal 9,5 per cento all’8,4 per cento.

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