I conti effettuati dall’associazione dei consumatori Codacons non lasciano spazio ai dubbi: giocattoli, cibo e regalo verranno a costare di più nel corso di questo Natale, ormai distante appena tre giorni, nonostante la spesa a persona del periodo sia stata stimata in calo, più precisamente a quota 187 euro. Sono proprio i giocattoli, un articolo che in questo periodo dell’anno vive un vero e proprio boom, a segnalarsi per i rincari principali. L’associazione ha preso in esame diversi articoli: in particolare, le bambole di marca hanno fatto registrare un incremento di 4,5 punti percentuali, mentre si sale fino a un +5,7% per quel che riguarda un bambolotto.
Anche negli altri casi non vi sono diminuzioni, come testimoniato perfettamente dalle celebri costruzioni (+3,8%), dai peluche (addirittura +7,5% per la precisione) e le automobili radiocomandate (+3,2%). Tra l’altro, il prezzo minimo non scenderà mai al di sotto dei trentaquattro euro, mentre l’importo massimo è di cinquantacinque euro. Non va meglio se si decide di puntare su altri tipi di regali. Ad esempio, gli occhiali e le borse riserveranno altri aumenti di prezzo, mentre invece il risparmio è possibile con gli intramontabili libri, dato che si parla di un ribasso del 4,6%. Cos’altro ha rilevato il Codacons di preciso?
I maggiori costi riguarderanno gli acquisti dell’albero di Natale vero (quasi cinque punti percentuali di rincaro), fatta eccezione per la stella, il cui prezzo è sostanzialmente stabile. Si è parlato del comparto alimentare in precedenza. In effetti, i dati raccolti evidenziano una spesa più alta per il torrone, le lenticchie e il vino, prodotti che non possono mancare sulle tavole natalizie: al contrario, lo zampone e il panettone di marca sono diminuiti in fatto di prezzo. Gli italiani devono continuare a tirare la cinghia e il fatto che la già citata spesa pro-capite sia calata fino a 187 euro (-15% rispetto a un anno fa) la dice lunga.