Il finanziamento di Banca Sella per pmi e tredicesime

 Banca Sella sta cercando di dimostrare in tutti i modi di avere fortemente a cuore le sorti delle pmi, le piccole e medie imprese: non è casuale, infatti, il lancio di un apposito finanziamento destinato proprio alle aziende di dimensioni minori, in modo che possano essere sostenute in maniera adeguata per quel che riguarda il pagamento della tredicesima mensilità ai dipendenti. L’iniziativa in questione non è comunque una novità assoluta, dato che il gruppo piemontese la ripete ogni anno. Nel dettaglio, si tratta di una linea finanziaria da erogare appositamente quando è necessario agevolare questa scadenza: la tredicesima, infatti, è tipica del mese di dicembre e delle festività natalizie, pertanto l’istituto di credito ha voluto evitare qualsiasi difficoltà per far terminare tranquillamente il 2012.

L’iniziativa va senza dubbio lodata, visto che si parla molto spesso della “stretta del credito” operata dalle stesse banche del nostro paese. Volendo essere ancora più precisi, c’è da dire che le piccole e medie imprese avranno la possibilità di richiedere il finanziamento presso ogni sportello del gruppo, con un importo pari a 1.800 euro relativi a un singolo dipendente dell’azienda. In aggiunta, c’è anche la possibilità di rimborsare la somma di denaro utile per le tredicesime con una rateazione massima frazionata per cinque (a cadenza mensile ovviamente) e a partire dal prossimo mese di febbraio.

Tale misura si allinea in maniera ideale ad altre iniziative molto simili che Banca Sella ha pensato appositamente per il credito alle imprese e ai lavoratori dipendenti: un esempio su tutti può essere quello del finanziamento in favore dei cassaintegrati, ma anche quello per rendere possibile il versamento delle quattordicesime e l’anticipo della retribuzione relativa alle ferie. Non si può nemmeno ricordare l’intesa sottoscritta insieme al gruppo Sace (Sezione speciale per l’Assicurazione del Credito all’Esportazione), utile per quelle aziende che sono attive nelle esportazioni, oltre all’accordo con la Banca Europea per gli Investimenti (Bei).

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