Fiat calo immatricolazioni Francia

 Il gruppo Fiat ha confermato di aver registrato, nel corso del mese di novembre, un andamento calante delle immatricolazioni di auto e di veicoli commerciali leggeri in Francia, con una performance che è comunque risultata essere migliore del mercato: il calo delle immatricolazioni è infatti stato pari al 7,6 per cento a 8.071 unità, mentre il livello di penetrazione è stato in crescita dal 3,99 per cento al 4,59 per cento. A dichiararlo sono le tabelle dell’associazione francese dei costruttori di automobili (Comite’ des Constructeurs Francais d’Automobiles).

Dalle tabelle emerge altresì che il gruppo torinese ha visto nei primi undici mesi dell’anno un calo delle immatricolazioni sul mercato transalpino del 17,6 per cento a 96.751 unita’ e della quota di mercato dal 4,88 per cento al 4,62 per cento. Complessivamente, invece, il mercato francese ha visto lo scorso mese le immatricolazioni di auto e veicoli commerciali leggeri calare del 19,6 per cento a 175.922 unita’, di cui 144.694 auto passeggeri (-19,2 per cento) e 31.228 veicoli commerciali (-21,3 per cento). L’andamento cumulato dei primi 11 mesi è invece stato in flessione del 13,1 per cento a 2.091.971 con quelle di auto in flessione del 13,8 per cento a 1.738.538 e quelle dei veicoli commerciali leggeri del 9,4 per cento a 353.433 (vedi anche il nostro approfondimento sul mercato auto mai così male negli ultimi decenni).

In maniera più dettagliata, il gruppo Fiat a novembre avrebbe immatricolato 4.648 auto passeggeri, registrando un calo del 10,6 per cento su base annua e una quota di mercato in crescita dal 2,9 per cento al 3,21 per  cento. Nel corso dei primi 11 mesi dell’anno le immatricolazioni si attestano a 54.399 unita’ (-23,9 per cento) mentre la quota è al 3,13 per cento (3,54 per cento nello stesso periodo di un anno fa).

Per il segmento dei veicoli commerciali leggeri, Fiat mantiene ancora la leadership tra le case non transalpine, con immatricolazioni in calo del 3,3 per cento a 3.423 unità e una quota in miglioramento dall’8,92 per cento al 10,96 per cento.

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