Btp Italia ottobre 2012

 Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha comunicato alcuni dei più importanti dettagli riguardanti l’emissione del terzo BTp Italia, il titolo di Stato a 4 anni indicizzato all’indice Foi (Indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati) al netto dei tabacchi. Vediamo allora di comprendere quali sono state le dichiarazioni del Tesoro, e in che modo gli italiani hanno risposto, ancora una volta, all’”appello” del governo, che attraverso tale emissione ha voluto ridurre il mancante fabbisogno finanziario.

“Dei 186.698 contratti conclusi sul Mot (il Mercato Telematico delle Obbligazioni e Titoli di Stato di Borsa Italiana) attraverso Monte dei Paschi di Siena Capital Services Banca per le Imprese spa e Unicredit Bank AG – dealer dell’operazione – durante il periodo di collocamento” – afferma una nota diffusa dal Ministero – “oltre 173mila (pari al 93%) hanno avuto una dimensione inferiore ai 100mila euro, mentre circa 157mila contratti (pari all’84% del totale) sono stati di importo inferiore ai 50mila euro. All’interno di questo gruppo, circa 106mila contratti (pari al 57%) sono stati di importo inferiore ai 20mila euro”.

“Le contrattazioni” – aggiunge ancora il comunicato del Tesoro – “si sono sviluppate con un andamento crescente e con un forte incremento nell’ultimo giorno, mentre, per quanto riguarda il controvalore dei contratti stipulati, si e’ osservata una forte espansione gia’ dal terzo giorno di collocamento: numero di contratti controvalore 1mo giorno 40.929 – 2.483.339.000 – 2o giorno 44.370 – 2.589.983.000 – 3o giorno 45.141 – 5.104.262.000 – 4o giorno 56.258 – 7.840.391.000”.

“Sebbene le modalita’ di emissione non consentano di avere dati puntuali sulle caratteristiche dell’investitore” – precisa infine il ministero dell’Economia – “dalle informazioni raccolte dai dealer dell’operazione si puo’ desumere che, oltre ad una larga partecipazione di investitori retail, al collocamento abbiano preso parte investitori istituzionali in misura piu’ ampia rispetto alle precedenti emissioni”.

Stando alle rilevazioni, infine, il 9 per cento degli investitori sarebbe di provenienza estera, mentre il 26 per cento degli ordini sarebbe giunto attraverso i sistemi di home banking.

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