Diminuiscono i prestiti agli italiani, ma aumentano le entità

 Un minor numero di prestiti, ma anche un valore più alto degli stessi: sono questi i due elementi emersi con maggiore nettezza dall’ultima indagine condotta dal broker Prestiti.it, il quale ha voluto prendere in esame trentamila richieste di finanziamento relative agli ultimi sei mesi. In effetti, la richiesta media a cui si sta facendo riferimento è pari a 12.500 euro, la cui restituzione viene assicurata in un termine non superiore ai cinque anni. Il credito al consumo è sempre meno popolare a causa della crisi economica che sconvolge le famiglie del nostro paese, ma quando si decide di affidarsi a un prestito di questo tipo, ormai lo si fa puntando sulle cifre più alte.

Per quale motivo ci si rivolge a un finanziamento di questi tempi? In base alle stime che sono state riportate, il 32% del campione preso in esame ha citato l’ottenimento della liquidità, ma è aumentata la percentuale di quei soggetti che sono alla ricerca di veicoli usati (il 27% per la precisione, dieci punti percentuali in più rispetto allo scorso mese di marzo). In aggiunta, non bisogna dimenticare il consolidamento dei debiti (12%), la ristrutturazione della propria abitazione (10%), l’arredamento (5%) e il matrimonio o altre cerimonie (2%).

Era stata l’associazione Federconsumatori a mettere in luce un cambiamento per quel che concerne l’attitudine degli italiani a rivolgersi a tali prestiti: rispetto a tre anni fa, il credito al consumo ha perso il 7% di ricorrenti, ma i quattromila euro di debiti che ogni anno le famiglie italiane devono affrontare non sono certo uno scherzo. Il tipico richiedente il prestito è un uomo di circa quarantuno anni, il cui stipendio medio si aggira attorno ai 1.500 euro mensili: l’importo di denaro a cui punta è di 12.500 euro, una somma importante quindi, con la pretesa di restituire il prestito in tempi molto allargati, circa sessantaquattro mesi (cinque anni).

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