Amplifon parla sempre più polacco

 La nuova scelta di espansione internazionale di Amplifon viene definita come inusuale: l’azienda milanese, celebre soprattutto per i suoi apparecchi acustici, ha deciso di fare il proprio ingresso nel mercato polacco tramite un’apposita divisione. Si tratta, nel dettaglio, della Amplifon Poland, unità estera che ora consente alla compagnia lombarda di essere presenti in venti diversi paesi. La partecipazione della capogruppo è stata assicurata con una quota del 49%, mentre il resto è stato assegnato a due società locali, la Radoslaw Kovalski e la Krzysztof Borsuk.

In pratica, questa joint venture è inusuale proprio per il fatto che la maggioranza azionaria spetta a dei partner del luogo, ma le stesse strategie si sono viste in embrione per quel che riguarda la Turchia. A questo punto la Polonia diventerà un punto di riferimento, soprattutto in relazione alle innovazioni da introdurre e alle vendite al dettaglio. Non è ancora noto quanto sia stato speso per perfezionare l’operazione che si sta scrivendo, ma non si dovrebbe trattare di cifre troppo elevate. In effetti, l’ingresso turco è stato caratterizzato da un milione di euro in totale, un importo che è stato ampiamente superato dai ricavi che poi sono nati come conseguenza di questa strategia.

L’obiettivo che si è prefissa Amplifon è piuttosto ambizioso: fino al 2015, infatti, è prevista l’apertura di ben cinquanta negozi, a testimonianza del fatto che l’azienda sta continuamente tentando di crescere e di puntare su nuovi orizzonti, nonostante il contesto economico di riferimento non sia ancora stabile. La joint venture in questione potrebbe avere un impatto finanziario marginale nell’immediato, ma gli analisti hanno giudicato in modo positivo questa mossa, ricordando come i rischi imprenditoriali siano stati ridotti al minimo. C’è molta attesa anche per l’andamento che verrà registrato nel nostro paese, ma anche in Olanda e in Francia, tanto che si parla di miglioramenti abbastanza evidenti rispetto al secondo trimestre di quest’anno (il 30 settembre terminerà il terzo).

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