Tutto pronto per l’aumento di capitale di NoemaLife

 Ora che è arrivata anche l’autorizzazione da parte della Commissione Nazionale di Società e Borsa (Consob) non vi sono più fasi preliminari: è tutto pronto per l’aumento di capitale in opzione e la conseguente ammissione alla quotazione dei nuovi titoli azionari e dei covered warrant che fanno capo a NoemaLife, la società emiliana che è attiva nel settore dell’health care. In effetti, con il via libera alla pubblicazione di questo prospetto informativo si può procedere maggiormente spediti. Come ha messo in luce anche lo stesso gruppo di Bologna, fondamentale è stata l’assistenza dello Studio La Scala, mentre il ruolo di advisor finanziario è stato ricoperto da Tamburi Investment Partners.

Entrando più nello specifico, c’è da dire che l’offerta messa a disposizione degli azionisti prevede un importo totale del valore di circa sette milioni di euro; in pratica, si tratta di una continuazione naturale del rafforzamento del patrimonio che la stessa NoemaLife ha realizzato dopo l’acquisizione dei francesi di Medasys. Giusto una settimana fa, tra l’altro, la compagnia è riuscita anche a vincere una fondamentale gara in territorio cileno, conquistando di fatto l’informatizzazione di quattro laboratori e ventuno centri di prelievo, i quali fanno capo a un gruppo locale, la Cruz Blanca Salud. L’appalto in questione ha confermato le mire espansionistiche per quel che concerne i business, anche perché è stata battuta la concorrenza di multinazionali importanti come Roche e Sonda.

La presenza di NoemaLife in America Latina era comunque già piuttosto robusta, visto che si possono contare più di 150 laboratori di microbiologia; grazie alla stessa Cruz Blanca Salud, inoltre, sarà possibile puntare anche ad altre due nazioni come la Colombia e il Perù. Tra le condizioni principali dell’aumento di capitale figurano senza dubbio l’offerta in opzione di un numero massimo di titoli pari 1,88 milioni di unità (il prezzo per ognuna di esse è di 3,72 euro), oltre all’offerta agli azionisti nel rapporto di dieci azioni per ogni ventitre ordinarie.

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