Riccardo Monti è il presidente della nuova Agenzia Ice

 L’incarico è importante, ma soprattutto ambizioso: Riccardo Monti è il nuovo presidente del rinnovato Ice. Non si può più parlare, come avveniva in passato, dell’Istituto Nazionale per il Commercio Estero, ma dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane. Il curriculum di Monti è di tutto rispetto. Si tratta, infatti, di un manager esperto di esportazioni che si è fatto le ossa soprattutto come direttore esecutivo presso Value Partners, senza dimenticare le sue esperienze con i governi di moltissime nazioni in tutto il mondo, in particolare quelle che possono essere considerate come “emergenti”. Il riferimento va a delle aree piuttosto vaste del mondo, l’America Latina, l’intero Medio Oriente, ma anche il continente asiatico e la Turchia. I principali progetti a cui ha lavorato riguardano proprio l’espansione a livello globale.

La sua nomina era nell’aria già da tempo, quindi non si può parlare di un fulmine a ciel sereno. Inoltre, questo incarico coincide con il primo insediamento del consiglio di amministrazione, istituito nella sua interezza da appena due settimane attraverso un apposito decreto del Presidente della Repubblica. Anche il Consiglio dei Ministri e il Ministero dello Sviluppo Economico hanno svolto un ruolo determinante in questo senso. Il cda in questione vedrà la presenza dello stesso Monti, ma anche di Giuseppe Mazzarella, Maurizio Melani (ambasciatore e direttore generale per la promozione del Sistema Paese), Luigi Pio Scordamaglia (amministratore delegato e vicepresidente di Inalca spa) e Paolo Zegna (numero due di Confindustria per l’internazionalizzazione).

Questo vuol dire che la nuova Agenzia Ice ha pieni poteri e può operare in tutta tranquillità: si tratterà di un carrozzone spesso al centro delle polemiche come negli anni passati? L’obiettivo è quello di coordinare le strategie e i mezzi a disposizione per l’internazionalizzazione, in modo da favorire le esportazioni e la crescita all’estero delle aziende del nostro paese (vi sarà un occhio di riguardo per gli investimenti diretti esteri).

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