Conseguenze default Grecia

 Parte del nervosismo visto sui mercati sembra essere legato alla partecipazione del settore privato nello swap del debito della Grecia, i cui dettagli saranno rivelati entro questa settimana. Coloro che sottovalutano la miscela esplosiva formata dai maggiori costi di salvataggio e dalla deriva geopolitica che seguirebbe ad un default disordinato della Grecia con la sua uscita dalla zona euro, lo fanno a loro rischio e pericolo.

Quali sarebbero le conseguenze di un fallimento della Grecia e della sua esclusione dalla zona
euro?

– I creditori della Grecia sarebbero costretti ad accettare un haircut  dell’80-90%.

– Le banche europee sarebbero esposte a livelli ancora più elevati di perdite dei settori pubblico e privato.

– L’attenzione dei mercati si sposterebbe immediatamente sull’anello più debole, dopo la Grecia, della catena: il Portogallo. Temendo un default, gli investitori inizierebbero a vendere i propri titoli in portafoglio. Per limitare il contagio, l’UE sarebbe costretta a elaborare un secondo piano di
salvataggio, destinato al Portogallo.

– I fondi di salvataggio (EFSF, MES), la BCE, oppure entrambi, sarebbero costretti ad acquistare titoli spagnoli e italiani in grandi quantità per impedir l’impennata dei tassi.

– Anche in default, la Grecia avrebbe ancora bisogno di un considerevole sostegno finanziario, perché il dramma non sarebbe immediatamente accettato come un mezzo di pagamento al di fuori del paese. La Grecia avrebbe quindi bisogno dell’aiuto dell’Unione europea o del Fondo monetario internazionale (FMI) per regolare le importazioni (dal cibo, alle medicine, all’energia), così come per ricapitalizzare il sistema bancario.

– La richiesta di ulteriori fondi per calmare i mercati solleverebbe nuove oppisizoni e accrescerebbe il malcontento. Dal momento che tutto il tempo e il denaro spesi per salvare la Grecia sarebbero stati vani, pochissimi si dichiarebbero favorevoli ad avviare un nuovo processo per il Portogallo e per gli altri paesi vittime dell’effetto cascata.

– Il crollo della Grecia e il deterioramento della congiuntura economica in Europa porterebbe l’Italia, la Spagna e persino la Francia a mettere seriamente in discussione la “saggezza”, e l’efficacia, dell’approccio di austerità, sostenuto dalla Germania. Per i paesi dell’UE diventerebbe ancora più difficile trovare un terreno comune e di confronto.

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