Assegnato a Impregilo il terzo lotto della Strada Statale Jonica

 Impregilo e Astaldi hanno dato vita a una operazione piuttosto importante dal punto di vista infrastrutturale; in effetti, la compagnia in questione, celebre per le sue attività nel settore delle costruzioni, ha sfruttato l’associazione con la spa romana, per aggiudicarsi una gara fondamentale. Si tratta, nello specifico, dell’appalto relativo all’affidamento dei lavori per quel che riguarda il terzo lotto della Strada Statale Jonica. La gara, promossa dall’Anas, va quindi a riferirsi a uno dei tratti più importanti del nostro Mezzogiorno, visto che tale strada va a collegare la Puglia, la Basilicata e la Campania per un totale complessivo di 491 chilometri. Tale commessa prevede, inoltre, un ammontare complessivo in denaro di 791 milioni di euro, il 40% dei quali fanno riferimento proprio a Impregilo.

Volendo essere ancora più dettagliati, c’è da dire che il lotto che è oggetto di questa trattazione comprende trentotto chilometri, vale a dire quelli che distanziano la Strada Statale 534 di Cammarata e degli Stombi (il cosiddetto “tratto calabrese”) e la città di Roseto Capo Spulico, in provincia di Cosenza. Il progetto è davvero imponente e ambizioso, anche perché si punta a realizzare delle opere di un certo rilievo: tra di esse, ad esempio, si possono citare i tredici chilometri di gallerie previsti in costruzione, altri cinque chilometri di viadotti e infine altri venti per quel che concerne i rilevati.

La durata totale, invece, sarà pari esattamente a sette anni e otto mesi; lo sviluppo della progettazione richiederà ben quindici mesi, senza dimenticare il tempo che viene richiesto dalle attività propedeutiche per quel che riguarda l’inizio dei lavori. Il resto dell’arco temporale, sei anni e cinque mesi, sarà destinato alla costruzione vera e propria. Impregilo ha voluto sottolineare come questo nuovo impegno infrastrutturale sta a dimostrare gli importanti investimenti del gruppo in risorse e competenze, in modo da rilanciare l’economia dell’Italia meridionale e modernizzare le sue infrastrutture.

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