Amazon, ci si interroga sulle capacità di crescita

 Goldman Sachs Group ha pubblicato un’interessante analisi nella quale prevede come la compagnia Amazon, uno dei principali operatori online del mondo, potrebbe deludere le attese degli azionisti non rispettando le stime di vendita sul quarto trimestre dell’anno. La motivazione alla base di questa deduzione da parte della società statunitense si riferisce al presunto rallentamento della crescita delle vendite elettroniche durante la stagione delle vacanze, che avrebbe invece dovuto trascinare il bilancio della compagine aziendale verso il successo. 

I ricavi di Amazon – prosegue Goldman – dovrebbero comunque essere cresciuti del 38% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, per un ammontare pari a 17,9 dollari. Un volume assolutamente rilevante, ma relativamente scarso se confrontato ai 18,2 miliardi di dollari che erano stati preventivati da un precedente auspicio.

Le proiezioni di Goldman Sachs potrebbero tuttavia non rispettare la realtà. La scoietà americana, per voce di uno dei suoi principali analisti, Heather Bellini, ha reso noto infatti come i propri studi si siano poggiati principalmente sulle proiezioni di vendita effettuate da ComScore, secondo cui le vendite complessive del commercio elettronico sarebbero cresciute del 15% nel corso del mese di novembre e di dicembre. Anche se Amazon – così come ci si attende – fosse riuscita a generare una performance nettamente superiore alla media di mercato, difficilmente, conclude Goldman Sachs, sarà probabillmente stata in grado di condurre la crescita delle vendite intorno al 40%, come invece precedentemente previsto. 

Ancora, la stessa ComScore rivela come il totale della spesa online dei consumatori statunitensi sia cresciuta a 35,3 miliardi di dollari nei primi 56 giorni della lunga stagione delle vacanze, con un incremento piuttosto positivo se confrontato con lo scorso anno. 

Si attendono ora i riscontri ufficiali forniti dai vertici societari, che hanno già commentato con molta soddisfazione le vendite di alcuni prodotti di punta, come il Kindle.

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