Unicredit e Intesa Sanpaolo sarebbero pronte a rivedere la propria strategia in Russia dopo che la stessa ha attaccato l’Ucraina. Per quel che riguarda la banca di Andrea Orcel è stato lo stesso CEO a confermare nel corso di un incontro con il mercato di essere intenzionato a rivedere con il proprio gruppo alcune scelte.
Unicredit
Mps, Unicredit accelera su valutazioni
Unicredit accelera sulle valutazioni e Monte Paschi di Siena smentisce le voci pubblicate da Bloomberg relativamente all’aumento di capitale da 3 miliardi che dovrebbe aver corso per far sì che l’istituto senese non rischi il default nella conclusione dell’operazione di cedimento di alcuni asset alla banca di Andrea Orcel.
Mps, si rischiano oltre duemila esuberi
L’operazione di acquisizione di Monte Paschi di Siena da parte di Unicredit potrebbe lasciare indietro più di 2500 lavoratori: è ciò che è stato ipotizzato dal ministro dell’economia Daniele Franco, nel corso di una audizione a Borsa chiusa in presenza delle commissioni Finanza di Camera e Senato riunite.
Unicredit apre pratica per acquisto parte buona MPS
Unicredit apre ufficialmente la pratica di acquisto della “parte buona” di Monte Paschi di Siena. Nonostante quello che è stato detto negli scorsi mesi non sarà possibile, con molta probabilità, evitare quello spezzatino che si sarebbe voluto evitare in merito alla banca senese.
Unicredit emette Additional Tier1 per un miliardo
Unicredit ha emesso bond Additional Tier 1 destinati ad investitori istituzionali per un totale di 1 miliardo di euro. Chi si aspettava una mossa forte da parte del cda è stato accontentato ed essa è giunta stretto giro rispetto alla pubblicazione dei dati relativi al gruppo.
Unicredit e conti pubblici: cosa accadrà questa settimana
La settimana che sta per iniziare si sta profilando davvero interessante sotto ogni punto di vista a livello economico. Soprattutto per via della ricapitalizzazione da 13 miliardi di Unicredit ed il confronto previsto con l’Europa su conti pubblici.
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Il decalogo Unicredit-Consumatori dedicato alla cessione del quinto
I consigli e i decaloghi sono sempre ben accetti, soprattutto se riguardano i consumatori e un argomento molto “spinoso” come quello della cessione del quinto. Unicredit e diverse associazioni dei consumatori hanno quindi deciso di rafforzare la loro collaborazione e di stilare un documento apposito: si tratta di uno strumento pensato per aiutare la gente a capire cos’è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione, in modo da essere più tutelati e tranquilli. Il decalogo in questione comincia con la spiegazione di tale forma di prestito, ricordando che si tratta di una forma molto particolare di finanziamento a tasso fisso, con tanto di rimborso a rate costanti (la somma che viene addebitata non può mai essere superiore a un quinto dello stipendio netto o della pensione).
Il fenomeno della banca multicanale in Italia
Si chiama Facile&Sicuro e si spera possa essere all’altezza del suo nome: si tratta del progetto che è stato lanciato da Unicredit e da alcune associazioni dei consumatori (Movimento Difesa del Cittadino, Adiconsum e Codacons per la precisione). In pratica, si tratta di una iniziativa che è parte integrante dell’educazione bancaria e finanziaria che è nata da questa importante collaborazione. L’obiettivo è quello di rendere i consumatori più sensibili per quel che concerne la cosiddetta “banca multicanale”: cerchiamo di capirne di più. I nostri istituti di credito sono caratterizzati da un numero piuttosto ampio di canali.
Previsioni Ghizzoni (Unicredit) sul 2013
L’amministratore delegato di Unicredit, Federico Ghizzoni, è intervenuto durante la recente conference call di presentazione dei risultati del 2012 conseguiti dalla propria banca, cercando di elaborare qualche attendibile stime su quello che potrebbe accadere nel prossimo futuro a breve termine. Un anno, il 2013, che il manager ha definito “complicato anche per via dell’incertezza politica” mentre “migliore” sarà la seconda parte dell’esercizio.
Risultati Unicredit 2012
Unicredit ha chiuso il 2012 con un profitto pari a 865 milioni di euro, nonostante la perdita netta da 553 milioni di euro conseguita nel corso dell’ultimo trimestre dello scorso anno. A pesare negativamente sono stati gli enormi accantonamenti sui crediti, saliti a quota 9,6 miliardi di euro, mentre a incidere positivamente è stata la divisione che gestisce il business del trading sui titoli.