Honda annuncia che metterà mano alla Civic

 Honda Motor ha annunciato che metterà mano alla propria Civic: una mossa che è parte integrante del maxi piano industriale che dovrebbe permettere alla compagnia asiatica di incrementare il livello delle proprie vendite statunitensi di una proporzione pari ad almeno 24 punti percentuali entro la fine del 2012, per quanto concerne tutti i veicoli leggeri che espongono il proprio marchio, uno dei principali all’interno dell’arcipelago giapponese.

Honda ha dichiarato che le modifiche alla propria Civic riguardano il modello che andrà in vendita entro il 2013 in tutto il mondo, con il primo sbarco sui mercati commerciali americani che avverrà nel corso del 2012. Si tratta di un’azione pressochè dovuta per rinvigorire la nomea del veicolo, dopo che il magazine Consumer Reports non aveva provveduto a “raccomandare” il veicolo nelle proprie analisi, criticando la qualità degli interni, la rumorosità del mezzo, e altri elementi.

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Nissan e Honda riavviano parte della produzione nel Sud Est asiatico

 Nissan e Honda, alcuni tra i principali produttori auto dell’Asia, hanno affermato di aver riavviato alcune linee produttive dei propri impianti thailandesi. In precedenza, le fabbriche erano state costrette a chiudere i battenti a causa delle straordinarie alluvioni che avevano colpito il territorio, con danni da acqua che non erano mai stati riscontrati in simil maniera da oltre 70 anni a questa parte.

Nissan, che aveva cessato le proprie attività nell’impianto di Samut Prakan il 14 ottobre, ha pertanto dichiarato di aver parzialmente ripreso l’operatività nell’unità in questione. Lo stesso ha dichiarato Honda, il terzo principale produttore auto del Giappone, che ha riavviato alcune linee produttive nel Paese duramente colpito dalle alluvioni dello scorso mese, che hanno provocato vittime e ingenti pregiudizi alle attività economiche.

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Toyota, recupero della produzione posticipato al 2012

 Il progetto di Toyota, uno dei leader mondiali nella produzione di autoveicoli, di recuperare i livelli produttivi persi nel corso dei mesi successivi alla devastazione dello tsunami abbattutosi sul Giappone, sarà ritardato al primo o al secondo trimestre del 2012. La causa di quanto sopra, secondo i giornalisti locali, non sarebbe da attribuirsi a stime errate da parte della casa madre, quando a un nuovo evento straordinario (le alluvioni in Thailandia) che ha rovinato i progetti della società giapponese.

Toyota, che è il principale produttore auto di tutta l’Asia, ha infatti dovuto fronteggiare la seconda grande emergenza naturale dell’anno: dopo il dramma riscontrato nel corso del mese di marzo, quando lo tsunami costrinse gli impianti locali alla serrata, è ora la volta delle unità produttive della Thailandia, la cui interruzione sta provocando conseguenze consecutive nelle varie fasi successive della catena di montaggio aziendale.

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