L’amministrazione straordinaria di Carige decisa dalla Bce è stata annullata dal Tribunale europeo. Una sentenza questa che rappresenta un altro interessante tassello della storia di questa banca ligure.

L’amministrazione straordinaria di Carige decisa dalla Bce è stata annullata dal Tribunale europeo. Una sentenza questa che rappresenta un altro interessante tassello della storia di questa banca ligure.

L’acquisizione di Banca Carige da parte di un altro istituto finanziario è un passo più vicina e a conquistare l’esclusiva, alla fine, è stata Bper che dopo il tentativo di offerta non vincolante andata male nel dicembre 2021 è stata scelta, in mezzo ad altri da Fitd per dare il via alle trattative che porteranno alla cessione di capitale dell’istituto genovese.

L’addio è stato ufficializzato: Banca Carige dovrà trovare ben presto un nuovo acquirente per le sue quote. Quelle che fino ad ora erano solo indiscrezioni si sono poi rivelate in realtà: sono saltate ufficialmente le trattative in alto tra il Fondo interbancario di tutela dei depositi (Fitd) e Cassa Centrale Banca per ciò che concerne il passaggio del 80% del capitale dell’istituto ligure.

Sembra essere destino per Banca Carige quello di non trovare mai pace: cosa accadrà in seguito alla rottura del rapporto tra Ccb e Fitd? E’ questo quello che si chiedono coloro che da tempo osservano i movimenti che negli anni si sono avvicendati nel tentativo di salvare l’istituto ligure da un triste destino.

Il salvataggio di Banca Carige è andato a buon fine: l’assemblea degli azionisti ha infatti approvato la proposta di aumento di capitale per 700 milioni di euro. Punto di forza dell’intera operazione? L’assenza al momento del voto della famiglia Malacalza.

Vi sono già pronti degli acquirenti per Carige? La possibilità non è da escludere, sia per ciò che è possibile comprendere dal comunicato rilasciato dai tre commissari dell’istituto, sia da ciò che si evince da molte indiscrezioni stampa in tal senso.

La situazione di Carige sembra evolversi giorno per giorno: è notizia di queste ore che la banca genovese abbia iniziato una serie di contatti preliminari con la Sga, controllata del Governo per il recupero crediti, al fine di gestire per l’appunto i crediti deteriorati o non performing loans.

Banca Carige può tirare per ora un sospiro di sollievo: il Fondo Interbancario ha dato il via libera al bond di 320 milioni, il perno principale di quello che è il suo piano di salvataggio per evitare il fallimento dell’istituto.

Ieri Vittorio Malacalza ha conquistato la maggioranza all’interno del cda di Banca Carige e secondo gli analisti di Mediobanca Securities questo potrebbe portare ad evitare l’aumento di capitale per risollevare l’istituto come richiesto dalla BCE.

Continua ad essere molto difficile la situazione di Banca Carige: Bankitalia infatti frena su quello che è stato rinominato il patto Mincione e che potrebbe vedere in futuro una differente governance rispetto all’attuale per l’istituto o alternativamente una certa influenza decisionale.
