Il bilancio è severo per PSA, che finalizza la prima chiusura di uno stabilimento di produzione di autovetture in Francia dal 1992 e taglia circa 8.000 posti di lavoro. Quali le ragioni che hanno fatto inabissare il primo costruttore di auto francese?
L’ultima chiusura di un sito produttivo di auto in Francia risaliva a venti anni fa, e in quel caso si trattava di Renault-Billancourt . Ciò significa che la decisione di PSA Peugeot-Citroen di interrompere l’attività nello stabilimento di Aulnay-sous-Bois, nel 2014, è un fulmine a ciel sereno per tutto il settore industriale francese. Attualmente qui vine prodotta la Citroën C3, mentre il secondo stabilimento nella’area di parigi, quello di Poissy, realizza la Peugeot 208, la stessa C3 e la DS3. Al di là dei 3.000 posti di lavoro a richio, questa misura simboleggia tutte le difficoltà economiche del primo costruttore automobilistico francese.
Una improvvisa accelerazione nella fusione Volkswagen- Porsche. Le case automobilistiche tedesche hanno annunciato la firma di un accordo che consentirà alla prima di entrare al 100% nel capitale della seconda. Gli organi dirigenti competenti di entrambe le società hanno approvato il piano per chiudere la transazione.
Le due case costruttrici, la tedesca BMW e la giapponese Toyota, hanno stretto un alleanza strategica di grande entità. Si collaborerà in particolare nei veicoli ibridi ed elettrici e al lancio di una macchina sportiva comune. Questo accordo segna la fine degli sforzi di BMW per sviluppare la cooperazione con General Motors da un lato e PSA Peugeot Citroën dall’altra. La partnership potrebbe consentire a Toyota e aBMW di rafforzare la loro posizione rispetto a Volkswagen, il principale produttore europeo che punta alla leadership mondiale, e il cui marchio Audi marchio ha tutte le carte in regole per strappare a BMW il primato nel segmento premium in Europa.
Suzuki Maruti ha chiuso il quarto trimestre fiscale dell’esercizio (quello conclusosi il 31 marzo 2012) con risultati superiori alle stime degli analisti. A beneficiare i conti del terzo produttore di auto d’Asia sono state le vendite sul mercato internazionale, che hanno condotto il fatturato su soglie record.