Quixa, assicurazione auto e valore d’acquisto: i cambiamento causati dalla crisi

Che cosa ha in più l’assicurazione Quixa, rispetto ad una generica Rc Auto obbligatoria per legge? Fornisce una serie di garanzie aggiuntive, affatto trascurabili, che assicurano all’automobilista di sentirsi completamente coperto e protetto. E’ previsto, ad esempio il risarcimento dei danni a persone, oggetti o animali provocati dalla vettura assicurata e molte altre opzioni attivabili a seconda delle proprie esigenze. Quixa, a tal proposito, per capire come sono cambiati i bisogni, le scelte e le abitudini dei cittadini con la crisi ha anche lanciato di recente una indagine quali-quantitativa, promossa insieme a RDS Radio Dimensione Suono, per valutare come è avvenuto il processo di trasformazione tra le rinunce e una nuova visione di consumo consapevole. L’evento conclusivo ed esplicativo ha avuto luogo di recente a Milano.

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AXA: conti solidi e obiettivo Cina

 AXA, la seconda più grande compagnia di assicurazioni d’Europa, ha pubblicato risultati deludenti per i primi sei mesi del 2012, ma le prospettive di crescita dell’azienda sono rimaste stabili, in un contesto di volatilità economica. “I solidi risultati del 2012 illustrano la resilienza del nostro core business in un ambiente difficile”.

Questo è quanto ha riferito Henri de Castries, amministratore delegato e presidente di AXA. Le azioni della società sono scese del 3,4 per cento quest’anno, in controtendenza rispetto all’andamento del settore assicurativo europeo nel suo complesso, che ha registrato un incremento dell’8 per cento.

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Impatto finanziario del naufragio Costa

 “Povera Europa. Non purificata ma corrotta dalla sofferenza”, si lamentava una giovane donna sul ponte di una nave da crociera. Nel Film Socialisme, uscito nel 2010, Jean-Luc Godard si interroga sul futuro, riflette sul passato e indaga la decadenza dell’Europa. Trama a parte, alcune delle scene si svolgono su una nave da crociera in viaggio nel Mediterraneo. Proprio la Costa Concordia.

Filiale del numero uno al mondo del settore crocieristico, l’americana Carnival, il gruppo italiano Costa Crociere è leader europeo con quasi 3 milioni di passeggeri l’anno e una flotta di 16 navi. Costa Concordia, naufragata Venerdì in Toscana, di fronte all’isola del Giglio, era un fiore all’occhiello della flotta, con i suoi 17 ponti, le sue quattro piscine, di cui due coperte, i suoi 3.800 passeggeri e i 1.100 membri dell’equipaggio.

Costa ha conosciuto una crescita esponenziale della sua attività negli anni 2000, grazie ad una nuova moda, una nuova passione turistica alimentata da prezzi più bassi e accessibili. Così, il numero di passeggeri trasportati ogni anno sulle navi del gruppo (insieme alle sue controllate tedesche e spagnole) è quasi decuplicato nell’ultimo decennio, passando da 363.000 nel 2000 a 2.890.000 nel 2010.

Allo stesso tempo, il fatturato è quintuplicato, balzando da 572,4 milioni a 2,9 miliardi di euro. Dopo un piano di espansione globale per un importo di 9,6 miliardi di euro, la società dovrebbe lanciare 11 nuove imbarcazioni in tredici anni dalla fine del 2012. Il prossimo colosso della flotta, commissionato la scorsa estate ai cantieri italiani Fincantieri di Marghera, avrà 1.854 cabine in grado di ospitare 4.928 passeggeri e oltre 1.000 membri d’equipaggio, per un costo complessivo di 550 milioni di euro.

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