Federico Ghizzoni, amministratore delegato di Unicredit, ha smentito, almeno per quest’anno, lo spin-off delle attività italiane del gruppo e l’aggregazione con un altro importante istituto di credito, Mediobanca: come ha spiegato Ghizzoni, il 2013 non sarà l’anno di queste due operazioni, lasciando dunque aperto uno spiraglio per il futuro, visto che si è parlato parecchio di un vero e proprio scorporo della rete nazionale, con Piazza Cordusio che sarebbe diventata una holding a tutti gli effetti. Le sottolineature dell’ad hanno riguardato l’interesse per la presenza in determinati paesi, senza però rinunciare alla fondamentale leadership che è stata conquistata nel Vecchio Continente.
Banche e Mutui
Banca Euromobiliare cresce grazie ai nuovi ingressi
Banca Euromobiliare, l’istituto di credito milanese che si è specializzato nell’ambito del private banking, può vantare una crescita che dura da diverso tempo: quest’ultima è stata senza dubbio agevolata dall’inserimento di due professionisti all’interno dell’area relativa alla promozione finanziaria. Si tratta, nello specifico, delle due filiali di Bologna e Padova. Nel primo caso, l’ingresso in questione ha riguardato Fabio Del Coco, ex manager di Mediolanum e con esperienza in Rolo Banca e nella svizzera Bsi, ora nuovo area manager per conto dell’Emilia Romagna; nel secondo caso, invece, è stato selezionato un ex Monte dei Paschi di Siena, vale a dire Francesco Paccagnella. Ma la banca lombarda non si è limitata soltanto a queste operazioni.
Credem diventa sempre più banca commerciale
Il Credito Emiliano (Credem) ha deciso di puntare con una certa convinzione e sicurezza sulle attività che sono tipiche di una banca commerciale: tra l’altro, diversi tagli sono stati posti in essere nel corso degli ultimi anni, pertanto ora è possibile lasciare libero spazio agli investimenti relativi ai settori di pertinenza. Entrando maggiormente nel dettaglio delle prospettive future, c’è da sottolineare come tra il 2009 e il 2011 il personale sia stato ridotto di ben dieci punti percentuali, una stima resa nota nel corso di una intervista da Adolfo Bizzocchi, direttore generale dell’istituto di credito reggiano.
Il Comune di Vigevano richiede un’anticipazione di Tesoreria
Il comune di Vigevano non ha voluto perdere tempo e si è fatto avanti con richieste ben precise nei confronti della Banca Popolare di Sondrio: la giunta lombarda pretende infatti un anticipo sostanzioso di Tesoreria, vale a dire un importo pari a sette milioni di euro, il quale dovrà essere estinto entro e non oltre il 31 dicembre di quest’anno (fra un anno esatto dunque). In aggiunta, il tasso passivo sull’utilizzo dell’anticipo in questione verrà diminuito di 0,10 punti, con il consueto calcolo che avverrà sull’Euribor a tre mesi. Si tratta della naturale conseguenza dell’ultimo bando per la gestione del servizio che è andato completamente deserto. In pratica, il comune della provincia pavese ha intenzione di cautelarsi con una delibera piuttosto chiara.
In Veneto Banca ci sarà più spazio per i giovani
Cinquanta contratti a termine in favore di giovani e altrettante uscite volontarie: è questa la strategia occupazionale di Veneto Banca, l’istituto di credito che ha siglato un importante accordo per stabilizzare la composizione dei propri dipendenti. Gli effetti hanno cominciato a essere prodotti dallo scorso 31 dicembre, una intesa che fa parte integrante del piano di riorganizzazione del gruppo di Montebelluna. Gli addetti più “anziani” che non faranno più parte della banca potranno attingere al fondo di solidarietà, l’intento principale comunque è stato quello di rendere stabili i nuovi rapporti lavorativi. Che cosa prevede esattamente il testo a cui si sta facendo riferimento?
Banca Etruria rafforza il proprio patrimonio
Gli ultimi scampoli del 2012 sono stati sfruttati da Banca Etruria per rafforzare ulteriormente il suo patrimonio: l’istituto di credito di Arezzo è riuscito infatti a dar vita a un importante riscatto anticipato per quel che concerne un prestito subordinato convertibile, vale a dire quello denominato Bpel 7% 2011-2016 (durata quinquennale come si può evincere piuttosto facilmente), con una conversione di tipo volontario in titoli azionari per quasi novantasette milioni. L’operazione a cui si sta facendo riferimento ha un valore di ben 110 punti base (l’1,1% per intenderci) in termini di Core Tier 1, vale a dire la componente primaria del capitale.
Mps cede la sua quota di Biverbanca a CariAsti
Monte dei Paschi di Siena è riuscita a concludere proprio nel corso della giornata di ieri la vendita della propria quota di partecipazione relativa a Biverbanca alla Cassa di Risparmio di Asti: si tratta, nello specifico, di una percentuale pari al 60,42% del capitale sociale della Cassa di Risparmio di Biella e Vercelli, confluita ora direttamente nell’istituto di credito astigiano. L’annuncio ufficiale da parte della banca senese ha messo in luce anche altri dettagli. In particolare, l’intera cessione ha preso in esame quasi 209 milioni di euro e già sono stati calcolati i possibili benefici.
L’accordo per i lavoratori delle banche di credito cooperativo
Di recente c’è stata la firma che ha visto coinvolte alcune sigle sindacali e Federcasse, vale a dire la federazione italiana che raggruppa le banche di credito cooperativo, le casse rurali e quelle artigiane: ebbene, si è giunti finalmente all’ultima fase di queste trattative estenuanti, visto che sono durate ben quattordici mesi. La firma ha riguardato nello specifico l’accordo sul rinnovo del contratto nazionale per quel che concerne i circa 36mila dipendenti di questi istituti di credito. Si può sperare in un futuro migliore? Cerchiamo di capire che cosa sono riusciti a conquistare. Nel dettaglio, i lavoratori coinvolti potranno contare su un aumento medio di stipendio pari a 170 euro a regime.
Condannate quattro banche per i derivati del Comune di Milano
I derivati sono i principali strumenti finanziari che si possono colpevolizzare per lo scoppio della crisi finanziaria nel 2008: purtroppo, la lezione non è stata assimilata nel modo giusto e diversi casi recenti lo stanno pienamente a testimoniare. Non è un caso, infatti, che il Tribunale di Milano abbia condannato proprio oggi in primo grado ben quattro istituti di credito nel corso del processo sui contratti stipulati dal comune meneghino. Entrando più nello specifico, le banche prese di mira hanno nomi celebri, vale a dire Deutsche Bank, JPMorgan, Ubs e Depfa. La ricostruzione dei fatti consente di capire meglio cosa è successo.
Le nuove iniziative di Banca Sella in favore delle pmi
Anche Banca Sella è parte integrante delle intese che sono state sottoscritte tra l’Associazione Bancaria Italiana (Abi) e le associazioni imprenditoriali presenti nel nostro paese: quali sono gli impegni assunti dall’istituto di credito piemontese? Nel dettaglio, il gruppo sarà attivo con dei finanziamenti ben precisi destinati alle piccole e medie imprese, in modo che queste ultime possano anticipare dei crediti che hanno nei confronti della pubblica amministrazione, senza dimenticare le agevolazioni in fatto di prestiti. Volendo essere ancora più precisi, l’istituto di Biella ha messo a disposizione due apposite linee finanziarie (venti milioni di euro complessivi, dieci milioni a testa) per venire incontro ai bisogni di liquidità di queste stesse aziende.