Ita Airways, sciopero vicino?

Si avvicina lo sciopero per Ita Airways? Quel che è certo e che nelle prossime settimane dovrebbe formarsi anche l’accordo con Lufthansa definitivamente. E lo spettro di possibili agitazioni rende tutti un po più nervosi.

Ita Airways non può permettersi scioperi

Non dobbiamo dimenticare che Lufthansa qualche giorno fa ha lanciato un’offerta per acquistare il vettore italiano, o meglio una sua quota. Ita Airways al momento si trova però punzecchiata anche da un fuoco interno. È stato infatti rilevato che gli stipendi della compagnia aerea italiana sono più bassi di quelli di una qualsiasi compagnia low cost. Un dettaglio questo che ha fatto reagire i sindacati, sebbene fosse già noto che rispetto ai tempi di Alitalia le retribuzioni fossero dimezzate.

Bisogna però ricordare una cosa: gli attuali salari sono frutto di un accordo siglato nel dicembre 2021 tra l’azienda e le parti sociali. La minaccia di sciopero è legata ai problemi di adeguamento delle retribuzioni. Questo nonostante le parti siano impegnate in un tavolo di trattativa dalla fine di novembre 2022.

È impossibile non chiamare in causa Lufthansa in questo caso: nelle prossime settimane si aprirà un tavolo di trattative tra i tedeschi e il Mef per la cessione del capitale. Ed eventuali problematiche di questo genere non aiutano. Ita Airways non può permettersi uno stato di agitazione del suo personale, in questo momento. Il malcontento deve essere risolto, anche se al momento sembra impossibile.

Partite le procedure di raffreddamento

Durante l’ultimo incontro avvenuto lo scorso 20 gennaio nulla è stato ottenuto e i sindacati hanno fatto partire le procedure di raffreddamento. È questo il gradino che precede lo sciopero vero e proprio. Nel corso del loro incontro i sindacati hanno presentato all’ad Lazzerini delle slide nelle quali hanno comparato le retribuzioni di Ita Airways con quella delle principali low cost. È emerso che, come riportato anche da Il Sole 24 Ore, i comandanti del vettore italiano prendono 93 euro all’ora contro i 165 di Ryanair. Un divario che sale se si prende in considerazione la retribuzione di Easyjet.

Ancor più evidente la disparità se pensiamo a un pilota con 12 anni di anzianità che viene pagato 57 euro per ora di volo. Deve essere sottolineato però che nei numeri non vengono calcolate le diarie e che si parla di retribuzione emergenziale rispetto a quella ordinaria degli altri vettori.

I sindacati vogliono che la retribuzione sia aggiornata alle tabelle contrattuali. L’azienda offre incrementi del 6% anche in forza dell’accordo firmato nel 2021 è attivo fino al prossimo 2024.

L’accordo da trovare con Lufthansa pesa in modo sostanziale. Sarà capace il vettore di trovare una soluzione?

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