Banca centrale inglese, piano d’emergenza bond

La Banca centrale inglese sta optando per un piano di emergenza riguardante i bond. Ha infatti annunciato l’acquisto illimitato di quelli a lunga scadenza.

Rinvii e titoli di Stato

Quella che sembrava una solida economia in teoria si sta trovando ad affrontare gli stessi problemi di altri istituti centrali: quello di mantenere stabile la propria condizione. Sono state calcolare, per questo piano, tranche giornaliere fino a 5 miliardi di sterline. E non possiamo non rimanere colpiti, soprattutto dal fatto che i conservatori ormai al potere da tempo si troveranno ora a dover affrontare le conseguenze di una Brexit tanto voluta.

Intendiamoci, con la crisi energetica in atto e tutto quel che consegue dobbiamo calcolare alcune conseguenze come inevitabili. Ma un conto è affrontare da soli le problematiche, un conto è trovarsi all’interno di una infrastruttura solida come quella europea. Questo non implica che la Banca centrale inglese non possa farcela a gestire tutto al meglio ma semplicemente che la situazione sarebbe potuta essere diversa.

Il piano di emergenza messo a punto dalla banca centrale inglese prevede questo piano di acquisto per contrastare i rischi legati alla stabilità finanziaria del paese. Tra le altre cose è stata rimandata al prossimo 31 ottobre anche l’asta di vendita di Gilt trentennali, ovvero i titoli di stato britannici. Questo ha consentito alla sterlina di guadagnare sia sul dollaro che sull’euro.

Banca centrale inglese preoccupata per crisi settore finanziario

Dobbiamo capire che la crisi del settore finanziario è qualcosa che preoccupa e non poco la banca centrale inglese. Per l’istituto la bomba potrebbe esplodere da un momento all’altro per via del comportamento dei finanziatori. Questi hanno chiesto altre garanzie per quel che concerne i crediti che si ottengono avendo come garanza proprio i bond inglesi. Niente di strano se non fosse che alcuni rilevanti possessori di bond hanno poi venduto i propri facendone cadere il prezzo.

Qualcosa messo a repentaglio già dalla manovra annunciata dal primo ministro Liz Truss riguardante dei tagli fiscali pari a circa 45 miliardi. Piano che, tra le altre cose, ha portato anche a un calo sensibile della sterlina. E che porterà vantaggi, in pratica, solo ai più ricchi. Non possiamo non essere d’accordo con chi prevede ulteriore indebitamento. La manovra non sembra essere coperta adeguatamente.

Il Fondo monetario internazionale non le ha mandate a dire. E ha spiegato come “la natura delle misure probabilmente aumenterà le disuguaglianze a causa dell’alto livello di inflazione“. Qualcosa con la quale la Gran Bretagna si troverà a fare il conto a breve.

 

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