Rublo digitale, al via i test nel gennaio 2022

La Banca Centrale Russa ha annunciato che a gennaio 2022 inizieranno i test relativi al rublo digitale, essendo quasi certo il completamento dello sviluppo del prototipo di questa valuta entro la fine del 2021. Un altro esempio di come il mondo combatta contro le criptovalute ma punti ad avere la propria stablecoin.

Test inizieranno a gennaio 2022

I test, come ha spiegato Olga Skorobogatova, primo vicegovernatore della Banca di Russia, si svolgeranno nel corso del 2021 in più mesi con il fine di stabilire una realistica tabella di marcia per l’utilizzo del rublo digitale. L’economista ha spiegato che il progetto relativo al rublo digitale è stato sviluppato al fine di creare delle nuove infrastrutture di pagamento e per migliorare la disponibilità generale di liquidità con meno spese per famiglie e per le imprese. Un obiettivo che potrà essere conquistato solamente garantendo la possibilità di passare senza problemi tra il rublo cartaceo e quello digitale. Sottolinea il vice governatore:
Ecco perché è molto importante per noi collaborare con i partecipanti in tutte le fasi del progetto pilota. Per organizzare questa cooperazione, abbiamo costituito il primo gruppo pilota di banche affinché abbiano il tempo sufficiente per preparare tecnicamente e tecnologicamente i propri sistemi e processi per la fase test.
Anche i maggiori esperti russi sono concordi nel sottolineare come l’introduzione di criptovalute ufficiali da parte degli Stati possa essere un nuovo approccio interessante alla finanza globale. Basta prendere ad esempio la Cina,  uno dei più avanzati nella sperimentazione della moneta digitale. la Russia si candida quindi a fare altrettanto, sebbene ci vorranno almeno un paio d’anni per introdurre in maniera effettiva questa novità all’interno del sistema finanziario.

Mezzo importante per smarcarsi dal dollaro

Secondo diversi banchieri russi proprio una novità di questo genere potrebbe rappresentare il futuro degli istituti di credito. Bisogna tenere poi da conto che questo tipo di progetti consentirebbero a diverse banche centrali internazionali di smarcarsi dalla relazione con il dollaro americano per ciò che riguarda i pagamenti e offrire un’alternativa ufficiale alle criptovalute: un fattore del quale tenere da conto soprattutto per un paese come la Russia essenzialmente contraria alle criptomonete.
Ad essere posta sotto accusa, per ciò che concerne le monete digitali come Bitcoin, è la volatilità che può creare nei mercati monetari delle perdite davvero enormi: non è un caso che anche in Russia venga fortemente sconsigliato l’investimento in criptovalute. Ovviamente vi sono diverse voci che contrastano quello ufficiale e appartengono in particolare a magnati che posseggono forti liquidità e che vedono in valute digitali come Bitcoin il futuro del mondo finanziario.

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