Oggi i mercati in Europa sono apparsi del tutto immobili, in attesa che in settimana, i premier di USA e Cina si incontrino per definire il futuro dell’economia. Così Milano chiude con un misero +0,07%, mentre Francoforte segna un +0,27%. Meglio Parigi, con un +0,3% e Londra, con un +0,57%. Tokyo invece aveva chiuso in leggera flessione, con un -0,9%, mentre New York, in apertura, sale dello 0,2%. Lo yen intanto si rafforza, sovvertendo le previsioni della scorsa settimana, e facendo soffrire l’economia giapponese, che vorrebbe una valuta più debole nei confronti del dollaro. A Milano i riflettori sono tutti per il settore bancario, dopo che la BCE ha valutato la situazione della Veneto Banca, dichiarandola solvibile. Questo dovrebbe dare il via alla fusione con un altro istituto veneto, nel tentativo di risolvere i problemi di perdite, che ammontano a circa 1,5 miliardi. Oggi la Cina era in festa e quindi i mercati erano chiusi. L’oro torna ad apprezzarsi, sia per delle voci di corridoio che vedono rallentare le manovre di rialzo dei tassi statunitensi, sia per le notizie sulle estrazioni, che dovrebbero scendere del 10% nei prossimi cinque anni, rarefacendo così le disponibilità per il mercato. Intanto, lo spread tra il bund tedesco e i Btp italiani torna a consolidarsi a 203 punti.