La Cisl auspica un modello duale per le Poste

 C’è un modello ben preciso a cui ispirarsi per rivoluzionare il servizio universale delle nostre Poste ed è quello suggerito da Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl (Confederazione Italiana Sindacati dei Lavoratori): si tratta dell’esempio seguito dai tedeschi, il cosiddetto modello duale. Il pensiero è stato espresso dallo stesso Bonanni nel corso del Congresso Nazionale della Cisl Poste. Il sindacato in questione è pronto ad affrontare il problema nella maniera più attiva possibile, non soltanto ai fini della partecipazione agli utili, ma anche e soprattutto per ottenere una vera democrazia dal punto di vista economico.

Il modello della Germania, dunque, viene visto come quello più utile per l’azienda postale, oltre che per il sistema industriale del nostro paese. Perché cominciare proprio da tale settore? L’obiettivo è quello di allargare il ragionamento anche ad altri comparti, ma un punto di partenza vi doveva pur essere. D’altronde, l’ambito postale è uno di quelli che presenta i maggiori aspetti da affrontare in Italia, con un monopolio di Poste Italiane che ha spesso suscitato polemiche e contrasti. Secondo lo stesso Bonanni, inoltre, il futuro può essere caratterizzato da una migliore reputazione rispetto a quella che attualmente vantano le banche e altre società.

L’amministratore delegato del gruppo romano, Massimo Sarmi, sembra intenzionato a seguire queste linee guida, una apertura che viene definita strategica. Come ha spiegato il sindacalista, la spa è una ricchezza per il nostro paese, di conseguenza bisogna puntare a un numero maggiore di persone che possano frequentare i vari uffici, in quanto questo si tradurrebbe in più affari da realizzare. Lo stesso discorso vale per i servizi, in quanto a un loro aumento corrisponderebbero più margini di profitto per l’azienda di cui si sta parlando. Altro risultato possibile è il mantenimento del servizio universalistico. La richiesta esplicita a Confindustria, infine, è stata quella di un contratto unico settoriale, per interrompere finalmente il dumping sociale che riguarda il settore postale.

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