Sentenza incoraggiante sui titoli Lehman Brothers

 Il nome Lehman Brothers fa sempre meno paura ai risparmiatori italiani. In effetti, l’associazione Confconsumatori ha ottenuto un risarcimento importante in questo senso, vale a dire più di ottantamila euro, a causa del giudizio errato di rating che è stato fornito dalle banche agli acquirenti di questi titoli tossici quattro anni fa. La pronuncia favorevole è stata perfezionata dal Tribunale Civile di Brescia per la precisione. Di conseguenza, si attendono ora altri rimborsi simili, con i risparmiatori traditi. In effetti, l’avvocato della stessa associazione dei consumatori ha spiegato come tutti coloro che hanno acquisito nel corso del 2008 i bond della società americana poi finita in bancarotta (la causa scatenante della grave crisi economica) e che sono stati informati erroneamente potranno sperare.

La sentenza in questione si riferisce a tre negoziazioni distinte, ma accomunate dal fatto di essere state disposte dallo stesso investitore nel giro di quattro mesi. Secondo il tribunale lombardo, non è stata fornita una informazione appropriata ed adeguata su tali strumenti finanziari. In particolare, il rating risultava soggettivo e positivo, e dunque anche fuorviante. La condanna consiste nel risarcimento del danno subito dall’investitore stesso, nello specifico ben 82mila euro, senza dimenticare gli interessi legali e le spese di lite.

Una pronuncia simile non può che essere considerata unica e rara di questi tempi, visto che l’intermediario coinvolto è stato condannato per motivi sostanziali, vale a dire le omesse informazioni finanziarie che sono state citate più volte. Tra l’altro, l’intermediario disponeva persino di altri elementi per valutare la rischiosità o meno dei titoli Lehman, dunque doveva rendere note all’investitore anche le risultanze negative. Fra i vari fattori negativi figuravano i cinque aumenti di capitale realizzati dalla società statunitense fino a giugno del 2008, ma anche l’incremento del Credit Default Swap (Cds) tra il 2007 e il 2008 e il fatto che il rating stesso non sarebbe stato aggiornato a partire dal 2005.

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