Un 2012 positivo per la Banca Popolare dell’Alto Adige

 Un utile netto in crescita, come anche la raccolta diretta e quella indiretta: sono questi i dati più significativi del 2012 della Banca Popolare dell’Alto Adige (conosciuta anche come Volksbank), protagonista lo scorso anno anche di un importante aumento di capitale. Il bilancio in questione è stato appena approvato dal consiglio di amministrazione, con numeri piuttosto interessanti. Anzitutto, l’utile netto è aumentato di oltre tre milioni di euro, passando da 18,3 a 21,6 milioni nel giro di un anno. Il totale di bilancio, invece, è stato molto vicino ai sei miliardi, senza dimenticare il +2,1% della raccolta diretta e il +1,7% di quella indiretta.

Gli unici cali sono stati quelli relativi agli oneri amministrativi e ai costi operativi. Ora bisognerà attendere il prossimo 19 aprile, quando questi stessi numeri saranno sottoposti all’assemblea dei soci per la relativa approvazione a Bolzano. Che cosa si prospetta per il 2013, cominciato da appena due mesi? Come ha spiegato il numero uno dell’istituto di credito altoatesino, Otmar Michaeler, i segnali sono incoraggianti, non sarà necessario aprire a tutti i costi nuove filiali, ma comunque ogni decisione verrà presa in maniera selettiva.

Questa banca può attualmente contare su 1.100 lavoratori e una presenza ben radicata in tre regioni e sei province: le prime sono il Trentino, il Veneto e il Friuli, mentre le seconde sono Trento, Bolzano, Belluno, Treviso, Venezia e Pordenone. Le principali difficoltà sono state soprattutto quelle riscontrate al di fuori dello stesso Alto Adige. Tornando a parlare dell’aumento di capitale, esso ha coinvolto una cifra pari a 63,6 milioni di euro, con una domanda molto ampia e una sottoscrizione quasi totale (il 99,1% per la precisione). Uno dei traguardi da raggiungere in questo nuovo anno è senza dubbio l’aumento del numero di soci, fino a 40mila unità nello specifico, con la fine del 2014 che dovrà essere caratterizzata da un numero pari a 50mila.

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