Secondo quanto riportato su una recente edizione di Italia Oggi, che a sua volta cita fonti americane, Aol potrebbe prima o poi sacrificare l’Huffington Post e Techcrunch, ma – ovviamente – al prezzo ritenuto gradito. Nonostante la direzione Aol sia molto recente (fu acquistato per 315 milioni di dollari circa un anno fa), sarebbe stato lo stesso vice presidente di Aol Huffington Post Media Group International, Jimmy Maymann, interventuo non troppi giorni fa al Media Forum di Montecarlo, ad ammettere tale possibilità strategica.
“Posso dire con certezza che Aol non sta mettendo sul mercato Huffington Post. Ma c’è un sacco di interesse nei suoi confronti”. Insomma, la vendita “non è nei piani. Aol è il proprietario. Ma non posso stare qui e dichiarare che Aol non lo venderà, se il prezzo è alto abbastanza, o se c’è un proprietario migliore. Ma, per ora, Aol è un buon proprietario per l’Huffington Post e lo terremo”.
Al di là del titolo del nostro post, pertanto, difficilmente l’Huffington Post sarà messo in vendita nel brevissimo termine. Anche perchè la testata fondata da Arianna Huffington è in pieno sviluppo, in procinto di sbarcare in Giappone.
Il sito fondato nel 2005 da Michael Arrington, specializzato in notizie e approfondimenti dedicati ad aziende, siti e prodotti tecnologici, “è stato rilevato sempre dall’azienda di Armstrong nel 2010 per 25 milioni di dollari (19,6 mln di euro)” – ricordava il quotidiano Italia Oggi nella stessa edizione, per poi sottolineare come – “Secondo il sito specializzato paidcontent.org, parte di Gigaom Media, i mesi successivi all’acquisizione dell’Huffington Post da parte di Aol sono stati segnati da controversie e lotte interne al gruppo, nonostante Aol abbia effettivamente dato via libera al management di HuffPost per ridisegnare Aol stessa dall’interno.
Vedremo, nelle prossime settimane, se vi saranno risvolti più o meno clamorosi su questo fronte. Voi che ne pensate? Ritenete il modello editoriale dell’HP particolarmente appetibile?