Asso Preziosi contesta la legge sui materiali gemmologici

 Il disegno di legge sui materiali gemmologici non convince affatto il settore di riferimento: come ha affermato Alessio Russo, numero uno di Asso Preziosi Italia (la federazione che raggruppa i gioiellieri, gli orafi, gli argentieri e i venditori di antichità del nostro paese), il testo normativo in questione pone dei rischi molto seri per una professione improntata alla passione e alla competenza. Ecco allora che sta diventando sempre più concreta la possibilità di una manifestazione in piazza per far sentire più forte la propria voce al mondo della politica. Ma quali problemi pone questa legge?

Entrando maggiormente nel dettaglio, il provvedimento approvato dalla Camera dovrebbe comportare, secondo il giudizio di Russo, un incremento pericoloso dei costi per gli esercenti, oltre che della burocrazia e degli inganni a svantaggio dei consumatori. Volendo essere ancora più precisi, i prodotti coinvolti dovranno essere caratterizzati solo ed esclusivamente da un linguaggio tecnico che diventerà del tutto incomprensibile per i clienti, a tutto svantaggio della chiarezza di etichette e cartellini. In assenza di tale linguaggio, però, gli esercenti rischiano delle sanzioni pecuniarie che vanno da un minimo di duecento fino a un massimo di duemila euro, oltre alla confisca e al sequestro dei beni. In particolare, queste etichette dovranno rispettare la norma Uni 10245, la quale non è pubblica e prevede un pagamento specifico.

Il numero due di Asso Preziosi Italia, Federico Saccani, ha poi rincarato la dose; a suo giudizio, le certificazioni gemmologiche necessarie anche per la bigiotteria andranno a descrivere in maniera ingannevole i prodotti, aumentandone il costo e sfavorendo i clienti. Tra l’altro, i certificati americani, svizzeri e giapponesi, piuttosto comuni per le gemme, non saranno più considerati legali nel nostro paese. Questo vuol dire che un materiale gemmologico sarà anche l’oggetto di plastica, in quanto utile per l’ornamentazione, e perfino quello artificiale. Il prossimo 12 novembre vi sarà un incontro a Roma proprio a tal proposito.

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