Inchiesta Parmalat-Lactalis: ipotizzata appropriazione indebita

 Il processo di acquisizione che ha visto coinvolti i francesi di Lactalis e Parmalat non smette di far discutere, neanche a grande distanza temporale di questi stessi avvenimenti: ora la Procura di Parma ha motivato l’ipotesi di reato alla base della sua inchiesta, vale a dire l’appropriazione indebita di tipo aggravato, anche se per il momento non risulta che vi sia qualche soggetto iscritto nel registro degli indagati. Le fonti giudiziarie hanno messo in luce questa situazione, ma che qualcosa bollisse in pentola si sta intuendo.

In effetti, i magistrati parmigiani hanno ricevuto un esposto da parte della Consob (Commissione Nazionale di Società e Borsa), la quale ha ipotizzato uno scenario non proprio lineare: secondo il giudizio della commissione, l’acquisizione di Lactalis America ha provocato un danno non trascurabile a Parmalat. I fatti risalgono allo scorso anno, con la capogruppo transalpina che è riuscita ad assumere il controllo della celebre azienda alimentare emiliana. L’acquisizione ha imposto allo stesso gruppo di Collecchio di sfruttare 905 milioni di euro, denaro proveniente dai fondi che Enrico Bondi, ex amministratore delegato e attuale commissario per la spending review, era riuscito ad accumulare con i risarcimenti ottenuti dagli istituti di credito. Nel dettaglio, questo “tesoretto” ammontava a 1,5 miliardi di euro, gran parte dei quali, pertanto, sono praticamente andati in fumo.

La giornata odierna sarà altrettanto calda. In effetti, non vi sarà soltanto l’importante indagine penale, ma anche e soprattutto l’udienza in cui il Tribunale di Parma si occuperà dell’acquisizione a cui si sta facendo riferimento dal punto di vista civilistico. L’ipotesi da affrontare sarà quella delle irregolarità gravi e pesanti che si sono verificate nella gestione societaria e i danni provocati appunto a Parmalat. Negli ultimi giorni, infine, la società emiliana ha voluto ribadire come l’operazione sia stata posta in essere nel puro interesse societario, ma l’impressione è che se ne parlerà ancora per diverso tempo.

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