Facebook aggira il fisco inglese

 Facebook, il social network più noto del mondo, paga 238 mila sterline di tasse, a fronte di ricavi per 175 milioni. Il “trucco” è del tutto legale, ed è utilizzato anche da molte altre compagnie: eppure, anche in questo caso, legalità non coincide con giustizia ed equità. Ne consegue un’accesa polemica con i cittadini, che non vedono di buon occhio questa elusione fiscale, che permette alla società di Mark Zuckerberg di poter ottenere un fortissimo risparmio in materia di imposte .

Come detto, non si tratta di evasione, né di altre tecniche illegali. Eppure, alcuni gruppi (come Uk Uncut, un’associazione che lotta appunto contro le scappatoie fiscali usate dalle grandi corporation), oltre ad alcune parti politiche (principalmente, un gruppo di deputati dell’opposizione laburista) “criticano” – afferma La Repubblica, che si è occupata della vicenda – “questo e altri trucchi simili come “immorali”, in particolare in un momento in cui la Gran Bretagna attraversa una grave crisi economica e il governo è costretto a pesanti tagli alla spesa pubblica. Il partito laburista presenterà un’interrogazione in parlamento per chiedere al ministero del Tesoro di esaminare la dichiarazione delle imposte di Facebook e vedere se è possibile prendere provvedimenti. Ma Facebook non è la sola azienda del settore digitale che paga poche o zero tasse nel Regno Unito grazie a operazioni di questo genere. Secondo uno studio pubblicato di recente a Londra, le cinque maggiori compagnie internet, Apple, Amazon, Google, eBay e appunto Facebook, sono riuscite a risparmiare 650 milioni di sterline (quasi 800 milioni  di euro) lo  scorso anno con scappatoie fiscali di questo genere, principalmente collocando il proprio quartier generale in Irlanda, in Lussemburgo o in altri paesi europei”.

Qualche esempio è offerto da Amazon, che ha avuto profitti da 3,2 miliardi di sterline nel 2011, ma non ha pagato alcune tasse all’erario britannico. Google ha invece pagato solo 6 milioni di sterline di tasse societarie alla GB, ma ha avuto un fatturato di oltre 4 miliardi.

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