Ultimi dettagli per la fusione TerniGreen-TerniEnergia

 È sempre più concreta e completa la fusione che sta interessando TerniEnergia e TerniGreen: in effetti, uno degli ultimi passaggi che sono stati compiuti è stata l’offerta in opzione di 700mila titoli azionari ordinari della società attiva nel settore delle rinnovabili, tanto che si è proceduto all’esercizio del diritto di recesso, come previsto dalla delibera dell’assemblea che ha sancito il progetto di fusione per incorporazione. La società controllante di TerniGreen, vale a dire Terni Research, avrà ora la possibilità di vedersi assegnate circa 699mila azioni, pari a una quota del 2,43% del capitale sociale.

Gli azionisti della società che hanno esercitato appunto il recesso potranno ottenere il versamento del valore di liquidazione dei titoli azionari, il tutto nel momento in cui l’operazione in questione comincerà a produrre i propri effetti. Dalla medesima data, inoltre, gli acquirenti di azioni che sono divenuti tali prima dell’offerta riceveranno in concambio i titoli acquisiti, ovvero le azioni di TerniEnergia, la società incorporante. Il rapporto di concambio è stato stabilito in 0,34 azioni di TerniEnergia ogni una di TerniGreen. Ci sono comunque delle precisazioni importanti da fare. Anzitutto, il collocamento in modo completo e integrale delle azioni che fanno riferimento al diritto di recesso non è l’ultimo, ma uno degli ultimi passaggi che sono necessari per far nascere un gruppo che conquisterà immediatamente la leadership nel nostro paese per quel che concerne la green economy.

La quotazione della creatura in questione fa riferimento all’Italia, ma la vocazione è globale, tanto che gran parte degli analisti sono concordi nel ritenere che la fusione andrà a creare del valore importante per i soci di minoranza di TerniEnergia. Quest’ultima si è già consolidata nell’ambito delle utility, ma aveva bisogno di un business in forte crescita come solo TerniGreen le sa garantire ora; le maggiori dimensioni, infine, consentiranno alla nuova compagnia di avere un accesso migliore e privilegiato ai mercati internazionali.

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