Come recita Massimo Ranieri nella celebre “Rose rosse”, i fiori sanno parlare di noi, ma chissà se questa canzone potrebbe essere attuale anche al giorno d’oggi: in effetti, la crisi finanziaria è riuscita a stritolare qualsiasi settore ed è arrivata perfino a provocare la contrazione degli acquisti di fiori. Entrando maggiormente nel dettaglio statistico, queste compere sono calate di ben cinque punti percentuali nel corso del 2012, un declino che si ottiene dal confronto con lo stesso periodo dello scorso anno. I dati in questione sono stati messi in luce dalla Coldiretti, la quale ha voluto capire come si sono evolute le vendite di fiori e piante nel nostro paese, prendendo spunto dalle rilevazioni dell’Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo) per quel che riguarda i mesi di gennaio e febbraio.
Il commento della stessa associazione che raggruppa i coltivatori diretti d’Italia è stato eloquente: l’opinione diffusa è che i cittadini e i consumatori vogliono assolutamente risparmiare su qualsiasi voce di spesa, visto che il potere di acquisto si è ridotto in modo progressivo e costante. Quindi, non si guarda in faccia a nulla quando si sceglie di conservare del denaro per altri utilizzi, nemmeno a un sentimento importante come l’amore, celebrato proprio con i fiori. Il Sud Italia riesce ancora a contenere queste perdite però.
Nello specifico, il 33% degli acquisti fa capo proprio al Mezzogiorno, mentre il romanticismo sembra essersi spento decisamente nelle regioni centrali (24% del totale per la precisione), lasciando al Nord appena un quinto dell’importo totale. Le rose rappresentano ancora il fiore maggiormente scelto dagli italiani, seguite a ruota dalle orchidee. Tra l’altro, bisogna anche sottolineare come le offerte speciali siano un’occasione unica per gli acquisti, mentre sta crescendo il numero di coloro che si affida ai vivai e ai mercati gestiti dagli agricoltori per un acquisto sicuro e che possa consentire di contenere i costi.