Un altro mese negativo per le immatricolazioni auto in Italia

 Il mese di febbraio si è confermato piuttosto difficile per le immatricolazioni delle autovetture : gli ultimi dati che sono stati diffusi dalla Motorizzazione, infatti, parlano di 130.661 veicoli in totale, il che equivale a dire che si è verificato un calo di quasi diciannove punti percentuali rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Anche gennaio era stato un mese nero in questo senso, con un -16,9% che aveva subito fatto scattare l’allarme, ma ora questa nuova caduta, piuttosto fragorosa invita a una seria riflessione. In effetti, non sono bastati i modelli a “chilometri zero” per risollevare il settore, visto che le vetture usate con nessun chilometro all’attivo hanno beneficiato di fortissimi sconti, ma per gli acquirenti non è stato un incentivo all’acquisto.

Il numero totale di auto che sono state immatricolate è stato fornito dal Centro Studi Promotor, il quale ha voluto porre l’accento sul livello piuttosto depresso che è emerso in questo caso. Di conseguenza, tutte le stime relative al 2012 dovranno essere riviste al ribasso, anche e soprattutto perché non c’è nessun tipo di spunto o un dato che faccia pensare che nel breve e nel medio termine ci possa essere un miglioramento da questo punto di vista. Una giustificazione plausibile la si può rinvenire senza dubbio nei recenti dati pubblicati dall’Istat, con l’economia nazionale che si è mostrata decisamente in rallentamento.

In aggiunta, il rincaro dei carburanti la sta facendo da padrona, senza dimenticare i prezzi proibitivi dell’assicurazione Rc Auto. Tutti questi elementi contribuiscono a inquadrare meglio il problema. Federauto ha voluto commentare queste stime così negative: secondo la federazione appena menzionata, il mese che è appena terminato ha visto confermate tutte le previsioni di qualche giorno fa, quando i concessionari italiani avevano parlato in modo chiaro di un nuovo record negativo e drammatico. Dopo un 2011 terribile, il 2012 si appresta a ricalcare queste orme.

Lascia un commento