Annullate le multe dell’antitrust a 20 istituti di credito italiani per pratiche scorrette sulla portabilità dei mutui

 Il Tar ha annullato le multe che erano state inflitte alle banche sulla portabilità dei mutui: nulla la denuncia di Altroconsumo.
Si trattava di multe per quasi dieci milioni di euro inflitte dall’ Antitrust a venti istituti di credito italiani per pratiche commerciali scorrette sulla portabilità gratuita dei mutui. A deciderlo è stata la prima sezione del Tar del Lazio che ha accolto i ricorsi delle venti banche. Si attendono ora le motivazioni della sentenza.
A rivolgersi ai giudici amministrativi erano state Credito Artigiano (multata per 250 mila euro), Banca Carige (420 mila), Bnl (450 mila), Banca Nuova (440 mila), Antonveneta (460 mila), Banca Popolare di Vicenza (440 mila), Deutschebank (500 mila), Bpm (420 mila), Banca Popolare di Sondrio (410 mila), Banca Sella (300 mila), Unicredit Banca (500 mila), Unicredit Banca di Roma (500 mila), Banco di Sicilia (450 mila), Bipop Carire (420 mila), Montepaschi (350 mila), Intesa San Paolo (480 mila), Banca Popolare di Bergamo (450 mila), Credito Emiliano (420 mila), Bpl (350 mila) e Banca Popolare Verona (320 mila).

LE SCORRETTEZZE SEGNALATE
Gli istituti erano stati sanzionati dall’ Autorità nell’agosto scorso dopo una serie di istruttorie seguite a una segnalazione di Altroconsumo e altre al call center del Garante. Per l’ Antitrust, in alcuni casi gli istituti di credito avevano “orientato il cliente a scegliere la più costosa opzione della sostituzione” anziché consigliare quella della portabilità del mutuo; in altri casi gli istituti avevano “fatto pagare oneri non previsti dalla legge“. E tutto ciò, violando “l’obbligo di diligenza professionale previsto dal codice del consumo, anche con informazioni incomplete e inesatte“.

LE REPLICHE ALLA SENTENZA
L’ Antitrust attende adesso di valutare le motivazioni alla base della sentenza, anche alla luce di un possibile ricorso in sede di Consiglio di Stato. Un ricorso al quale, fanno sapere Adusbef e Federconsumatori, potrebbero unirsi anche alcune associazioni di consumatori. Perché, sostengono i presidenti Elio Lannutti e Rosario Trefiletti quando si tratta di banche, vien da pensare che il Tar sia leggermente cieco, che con i grandi poteri la giustizia funzioni a due velocità“. Secondo Paolo Martinello, presidente di Altroconsumo, “occorrerà vedere bene le motivazioni della sentenza, perché le contestazioni delle banche, più che sostanziali, erano soprattutto formali. Riguardavano la procedura che, a dir loro, era non corretta e con indagini non sufficientemente approfondite“. È evidente, conclude Martinello, che “i comportamenti delle banche erano palesemente scorretti e mai smentiti dalle banche stesse, che si sono limitate a dire che erano sporadici e non sistematici“.

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