Migliora l’economia della Grecia

Buone notizie per l’economia greca che nel secondo trimestre del 2013 fa meglio delle attese e, pur continuando a precipitare, lo fa a ritmo più lento, lasciando uno spiraglio che fa ben sperare per il futuro. Un dato positivo anche se non scongiura la necessità da parte della Grecia di aver bisogno di nuovi aiuti.

Nel secondo trimestre di quest’anno l’economia greca è calata del 4,6 per cento, ovvero un miglioramento rispetto al meno 5,6 per cento registrato nel trimestre gennaio-marzo, oltre a essere un calo più lento rispetto a quello stimato dagli analisti. Alla luce di questi dati gli esperti sperano che la contrazione dell’economia del Paese si possa fermare alla media del 2012 ossia al 4,m2 per cento.

Ma il miglioramento, seppur contenuto lo ripetiamo, dell’economia greca non si ferma qui: tra gennaio e luglio è stato registrato anche un avanzo primario, ossia una differenza positiva tra entrate e uscite al netto degli interessi di 2,6 miliardi di euro, una variabile essenziale per abbattere il debito. I numeri positivi registrati in questo campo si devono al denaro concesso dal Fmi e dalla Unione Europea come aiuto per l’economia, ma anche dagli interessi restituiti dalle banche centrali alla Grecia e dalle basse spese per gli investimenti.

A fronte del dato positivo, non si placano le polemiche sul rapporto che, come riporta lo Spiegel, sarebbe stato redatto dalla Bundesbank e che sostiene che presto la Grecia avrà bisogno di nuovi aiuti, al più tardi nella primavera del 2014. In realtà non ci sono ufficializzazioni: il Ministro elle finanze tedesco Kotthaus ha dichiarato di non sapere niente di tale rapporto e di essere soddisfatto dei progressi che sta facendo l’economia greca.

Nelle scorse settimane il premier greco Samaras ha avuto un incontro con Barack Obama, il quale ha sottolineato l’esigenza per la Grecia di crescere economicamente, attuando un piano di risanamento fiscale per gestire il debito senza perdere di vista, allo stesso tempo, i settori di occupazione e di crescita.

 

Photo Credit | Getty Images

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