L’Epap propone una nuova destinazione dei contributi integrativi

 Vi sono dei professionisti che guadagnano decisamente meno rispetto ad altri: proprio per tale ragione, questi soggetti subiscono una penalizzazione piuttosto pesante per quel che riguarda il sistema previdenziale a cui fare riferimento, dunque sarebbe utile destinare l’aumento del contributo integrativo anche ad essi, in modo che si possano mettere sullo stesso piano le varie situazioni. La proposta in questione è stata formulata e suggerita da Arcangelo Pirrello, numero uno dell’Ente di Previdenza di Geologi, Chimici, Agronomi-Forestali e Attuari (meglio noto con la sigla Epap). Quest’ultimo è infatti intervenuto nel corso della Giornata delle Previdenza di Milano, sfruttando la tavola rotonda organizzata in merito al sistema contributivo per lanciare la sua idea.

Quali sarebbero i benefici in termini concreti? Come ha messo in luce lo stesso Pirrello, le contribuzioni italiane non prevedono che vi sia un qualsiasi tipo di contributo integrativo, il quale è addirittura destinato a crescere del doppio nel giro di poco tempo (si passerà infatti dall’attuale 2 al futuro 4%). L’impegno dell’Epap è quello di venire incontro ai propri iscritti, visto che la grave crisi finanziaria li ha condotti in una situazione difficile dal punto di vista lavorativo ed esistenziale, quindi è più che mai necessaria una nuova offerta di servizi integrativi alla professione, senza dimenticare l’assistenza familiare. Le opportunità formative e di aggiornamento saranno un altro cardine fondamentale in questo senso, nonostante siano già presenti diverse forme di assistenza, in alcuni casi anche gratuita.

Questo progetto, il quale ha già assunto la denominazione di “Welfare”, prevede altri elementi che vale la pena accennare; ad esempio, potrebbero aumentare i servizi messi a disposizione in ambito sanitario, come l’assicurazione Long Term Care, con i premi versati destinati ad aumentare di cinquanta punti percentuali, oltre a una copertura per gli infortuni sul lavoro e altri servizi che potranno ritornare utili per le professioni che sono tutelate dall’ente in questione.

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