Vendite al dettaglio, crescita oltre le attese nel mercato tedesco

 Secondo quanto affermato dall’Istituto Federale di Statistica di Wiesbaden, l’andamento delle vendite al dettaglio nel mercato tedesco sarebbe stato più che soddisfacente nel corso del mese di ottobre, con volumi di fatturato che hanno superato le principali attese degli analisti locali, ponendo pertanto le basi per un rush finale incoraggiante, rispetto a quanto era stato precedentemente stimato dagli osservatori economici internazionali.

Stando ai dati dell’Istituto, infatti, i ricavi delle vendite al dettaglio sarebbero cresciuti di 0,7 punti percentuali rispetto al precedente mese di settembre quando – a loro volta – avanzarono di 0,3 punti percentuali. Si tratta del più grande incremento su base mensile mai riscontrato dal mese di giugno 2011, e di un andamento sostanzialmente sorprendente se confrontato con quanto atteso dagli analisti, che auspicavano uno sviluppo positivo delle vendite con un ritmo pari a 0,1 punti percentuali.

Su base annua, i ricavi delle vendite al dettaglio si confermano ancora in contrazione, con una flessione di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Secondo una stima di Deloitte, invece, la spesa dei consumatori tedeschi durante la stagione delle vacanze dovrebbe crescere di 4,3 punti percentuali, aiutando così la principale economica del vecchio Continente a risollevarsi, almeno parzialmente, dalle attuali criticità.

Lo stato di salute dell’economia di Berlino è ad ogni modo invidiabile, specialmente se confrontata con quelle dei Paesi poco distanti e, in particolar modo, con quelle delle nazioni dell’area meridionale dell’Europa. Il tasso di disoccupazione continua a permanere su livelli molto bassi, toccando il minimo da oltre due anni, e accompagnandosi a un rilancio delle aspettative e della fiducia del settore imprenditoriale.

“E’ un buon inizio di quarto trimestre” – ha commentato ING Group – “i consumi dovrebbero rimanere stabili”. Che i consumatori abbiano trovato la terapia anti-crisi nello shopping natalizio? – si domanda l’istituto.

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