PSA Peugeot: downgrade e profondo rosso

 Fitch declassa di un notch il rating di PSA Peugeot Citroën, che passa da BB+ a BB. Risultato: dopo un buon avvio di seduta, nonostante il rilascio di deludenti risultati intermedi e le prospettive del gruppo per il2012, il titolo precipita e si inabissa alla Borsa di Parigi.

Il downgrade del rating, accompagnato da un outlook negativo, riflette la revisione al ribasso di Fitch circa le aspettative sul volume d’affari, dunque sulle vendite di PSA, sui profitti e sulla capacità di generare cassa per il periodo 2012-2014, in seguito alla pubblicazione da parte del gruppo francese dei risultati del primo semestre.

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I risultati finanziari del 2011 di Tecnocasa

 L’assemblea degli azionisti di Tecnocasa si è tenuta due settimane fa, ma l’approvazione del bilancio dello scorso anno è stata resa nota nel corso della giornata di ieri: come ha anche voluto sottolineare Stefano De Palma, il quale è consigliere delegato per la holding in questione, le attività del gruppo sono andate piuttosto bene grazie alla focalizzazione su settori molto specifici, come il franchising di tipo immobiliare, ma anche la mediazione creditizia e la consulenza per il real estate. Non bisogna dimenticare, però, nemmeno la porzione relativa al settore assicurativo.

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Pirelli dovrebbe annunciare risultati in calo per il 2011

 La data del prossimo 8 marzo sarà fondamentale in casa Pirelli per la convocazione del nuovo consiglio di amministrazione: non si tratta, infatti, di un cda qualunque, bensì di quello che sarà chiamato ad analizzare nel più completo dettaglio i conti e i risultati finanziari che sono stati conseguiti nel corso del 2011. Non si nutrono al momento grandi preoccupazioni, anzi gli analisti hanno affermato che il margine operativo dovrebbe rimanere sostanzialmente stabile, ma si sa anche che i volumi complessivi dovrebbero anche essere caratterizzati da una sostanziale debolezza. Anche l’utile netto della compagnia celebre per i suoi pneumatici e per il real estate non dovrebbe essere intaccato in maniera negativa.

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BNP Paribas bene, nonostante la crisi

 In un’Europa in crisi, BNP Paribas gioca la carta della virtù, stimando di garantire lo stesso livello di finanziamento dell’economia nonostante i vincoli molto forti termini di ratios patrimoniali. Sei miliardi di euro. In piena crisi finanziaria, BNP Paribas si concede il lusso di registrare, per il 2011, anno del caos nella zona euro e della “sbandata” della Grecia, uno dei più grandi profitti del CAC 40.

La banca francese, il cui percorso è in gran parte legato al tandem Pébereau-Prot, e che è ora guidata da Jean-Laurent Bonnafé, si impone nell’esclusivo club delle realtà (d’impresa) più redditizie in Francia, dopo la società petrolifera Total (più 12 miliardi di profitti). E’ anche la banca più redditizia in Europa. In grado di navigare a fianco di Santander, BNP Paribas amplia il divario con la banca spagnola, che ha annunciato 5,3 miliardi di euro di utile netto per il 2011. Santander rimane tuttavia la numero uno per il suo valore di mercato, con una capitalizzazione di 58 miliardi di euro, contro i 40 miliardi di euro del colosso francese.

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Caltagirone spa: utile in crescita grazie a immobiliare e cemento

 Questo mese di novembre è davvero ricco di trimestrali e di pubblicazioni di dati aziendali, dunque non si ha che l’imbarazzo della scelta per quel che concerne una trattazione di questo tipo: ad esempio, la giornata di ieri è stata caratterizzata dalla diffusione delle stime da parte di Caltagirone spa, la società quotata a Piazza Affari che fa capo all’omonimo gruppo e che è attiva nell’ambito dell’edilizia, del real estate, dell’editoria e del cemento. Che cosa c’è da dire in tal senso? L’utile conseguito dalla spa di Via Barberini nei primi nove mesi di questo 2011 è stato pari a 3,5 milioni di euro, di gran lunga superiore a quello ottenuto nello stesso periodo dello scorso anno: alla data del 30 settembre 2010, infatti, la stessa azienda aveva beneficiato di appena 546mila euro, quindi vi è stato un incremento di ben sei volte. Lo stesso discorso può essere fatto anche per i ricavi operativi, i quali si sono attestati a quota 1,07 miliardi di euro.

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