Piazza Affari in positivo e la borsa di Tokyo vola


Notizie abbastanza favorevoli arrivano dai mercati europei, con Piazza Affari che fa segnare un rialzo alquanto positivo, anche se l’Italia continua ad arrancare per quel che riguarda il Pil.

Un inizio di giornata consistente per i mercati europei e Piazza Affari, a Milano il FTSE MIB ha fatto registrare un + 0,36%, mentre ancora in netto calo è l’indice azionario Banca Mps, sempre alle prese con la ricerca di nuovo capitale da investire.

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Si avvicina la quotazione in Borsa di Moncler

 Borsa Italiana sta attendendo con trepidazione l’offerta pubblica iniziale di Moncler: la celebre azienda tessile milanese, specializzata soprattutto nell’abbigliamento per la stagione invernale, sta per sbarcare a Piazza Affari, visto che i suoi azionisti si sono già mossi da tempo per affidare le operazioni a consulenti e banche d’affari. In particolare, Eurazeo, il fondo Carlyle e lo stilista Remo Ruffini avrebbero individuato in Lazard, storica banca d’affari, e nel banchiere Claudio Costamagna i due soggetti papabili per l’incarico. La quotazione di cui si sta parlando dovrebbe (il condizionale è d’obbligo in questo caso) essere perfezionata non più tardi del prossimo mese di dicembre, ma c’è anche chi parla del primo trimestre del 2014.

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Titolo Mediaset in rialzo grazie agli ultimi rumors di Borsa

 Per Mediaset la giornata borsistica odierna può essere considerata senza dubbio molto positiva: il titolo azionario del “biscione” è infatti riuscito a mantenersi nel territorio giusto grazie alle ultime indiscrezioni e voci che stanno circolando sul suo conto. Nello specifico, sembra proprio che degli investitori di nazionalità araba si siano fortemente interessati in questo senso, dunque questo accostamento al mondo asiatico consente per lo meno di ricoprire alcune delle gravi perdite che sono state registrate nel corso di questo 2012.

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Tim Brasil fa crollare in Borsa il titolo di Telecom Italia

 Oltre sette punti percentuali di ribasso: è questa la performance finale e pesantissima di cui è stato protagonista ieri il titolo azionario di Telecom Italia. Che cosa è successo per far registrare un declino tanto evidente? La principale motivazione va ricercata nella decisione dell’Anatel, l’autorità che in Brasile vigila e regola le telecomunicazioni. In pratica, l’ente sudamericano ha deciso di bloccare tutte le vendite di servizi che fanno capo a Tim, Oi e Claro in alcuni stati brasiliani, visto che vi sono state troppe segnalazioni e ripetuti reclami da parte della clientela.

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