Deutsche Boerse-Nyse Euronext, nervi tesi sulla fusione

 L’operatore borsistico tedesco Deutsche Boerse Ag non ha affatto digerito il progetto di fusione che dovrebbe coinvolgerlo insieme al Nyse Euronext, come stabilito dal proprio consiglio finanziario: in effetti, entrambi i gruppi coinvolti in questa vasta operazione devono ancora sottoporre alle autorità europee dell’Antitrust la proposta in questione e non è detto che vi possa essere un parere favorevole in questo senso. Uno dei membri del consiglio citato in precedenza avrebbe anche riferito che, sfortunatamente, i tedeschi non sono in grado di rappresentare loro stessi e i loro interessi a Bruxelles, diversamente da quanto accade dagli anglosassoni, molto più potenti da questo punto di vista.

In particolare, le preoccupazioni più forti si riferiscono al fatto che la piattaforma di trading finanziario della stessa Deutsche Boerse, Xetra, possa essere abbandonata dopo risultati lusinghieri in favore di quella a stelle e strisce, ritenuta quindi “dominante”. Le indiscrezioni di stampa, inoltre, hanno messo in luce diverse critiche nei confronti dei futuri assetti che sarebbero state avanzate appunto dal board di supervisori che fa capo allo stock exchange teutonico. La fusione in questione viene avvertita e considerata come del tutto asimmetrica, una valutazione che risulta anche dal rapporto che è stato stilato dall’organo; non si conoscono i nomi dei membri che avrebbero avanzato queste considerazioni, ma è chiaro che lo stato d’animo non è dei più tranquilli, anche se la stessa Deutsche Boerse per il momento ha preferito non commentare la vicenda.

Il progetto è stato presentato appena due giorni fa, quando i due operatori hanno rispettato quanto disposto dall’Unione Europea in merito al via libera definitivo e alle sue scadenze: l’intento è stato soprattutto quello di scongiurare delle possibili sovrapposizioni all’interno del mercato comunitario degli strumenti derivati, con i tedeschi pronti a cedere il loro business sullo scambio di opzioni finanziarie e Nyse Euronext che dovrebbe dismettere il proprio segmento relativo agli stessi derivati.

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