Moneta elettronica: accordo Mps-CartaSi

 Banca Monte dei Paschi di Siena ha individuato in CartaSi, celebre emittente di carte di credito e prepagate, l’alleata ideale per perfezionare un importante accordo: si tratta della prima intesa di tale tipo nel nostro paese, visto che verrà permesso all’istituto di credito della Rocca Salimbeni di salire fino al quarto posto della classifica degli operatori per quel che concerne l’emissione nazionale di carte (si parla di 3,3 milioni di unità per la precisione). In parole povere, si sta parlando di una strategica collaborazione dal punto di vista industriale che andrà a coinvolgere il comparto della monetica.

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Il nuovo decreto legislativo sulla moneta elettronica

 La moneta elettronica si è diffusa in maniera rapida e decisiva un po’ in tutto il mondo: un discorso a parte, invece, deve essere fatto per il nostro paese, con molti cittadini ancora intimoriti da questo mezzo di pagamento, con i rischi potenziali che prevalgono sui vantaggi. Può essere spiegata anche in questa maniera l’ultima decisione legislativa del Consiglio dei Ministri, il quale ha fornito la sua approvazione definitiva al decreto per l’attuazione di una specifica direttiva europea. Volendo essere ancora più precisi, quest’ultima prevede che si avvii, si eserciti e si vigili in maniera prudenziale sugli istituti attivi in questo senso. Si tratta dunque di un provvedimento piuttosto importante, anche perché si sta parlando di una misura che prende spunto da una proposta specifica di due ministeri, quello per gli Affari Esteri e quello dell’Economia e delle Finanze.

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Facile&Sicuro, la nuova cultura della moneta elettronica

 Si chiama “Facile&Sicuro” il nuovo progetto concretizzato da due tra le più celebri associazioni dei consumatori, l’Adiconsum e il Movimento Difesa del Cittadino: si tratta di un piano che fa parte di una iniziativa ancora più grande, il Noi&Unicredit della banca di Piazza Cordusio, e che prevede la diffusione della cultura della moneta elettronica. Inoltre, un altro obiettivo che le due associazioni vogliono perseguire è quello di comprendere meglio i motivi per i quali gli italiani stentano ancora da questo punto di vista. In effetti, nel 2010 il nostro paese è risultato ben al di sotto della media del Vecchio Continente per quel che concerne l’utilizzo di pagamenti elettronici (bancomat e carte di credito in primis), con soltanto venticinque transazioni a testa (i cittadini europei ne vantano invece cinquantasette). La stessa Unicredit ha provveduto a stilare l’elenco dei motivi per i quali gli italiani non usano in modo così frequente le carte di pagamento.

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