Saldi estivi, cosa cambia quest’anno

Quest’anno i saldi estivi portano con loro una novità. Che cosa? Il recepimento della direttiva europea 2019/2161 contenuta nel decreto legislativo approvato lo scorso 7 marzo.

Cosa cambia da questi saldi estivi

L’attuazione delle disposizioni europee riguarda gli sconti e le regole che li gestiscono. Ora gli esercenti dovranno fare più attenzione al proprio comportamento, in particolare per quel che concerne la trasparenza dei prezzi. Norme valide sia per i negozi fisici che per i siti di e-commerce che vedono aumentare il costo delle sanzioni per chi attuerà delle pratiche commerciali scorrette.

In poche parole viene fatto qualcosa per gli sconti falsi che ogni tanto alcuni commercianti applicano per tentare di guadagnare di più in questo particolare frangente di vendita. Qualcosa che purtroppo abbiamo visto accadere anche nel corso dei saldi invernali. Cosa cambia quindi con i saldi estivi quest’anno? Viene contrastata la pratica del rialzo del prezzo di un prodotto prima dell’applicazione dello sconto nel corso dei saldi.

Qualcosa che con le nuove regole non sarà possibile dato che dovrà essere indicato chiaramente il prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti, insieme al prezzo finale e alla percentuale di sconto. In caso di controlli, se si dovesse scoprire che la regola non viene seguita, il commerciante rischia una multa che va da 516 ai 3.098 euro. Lo ripetiamo: la legge è valida sia per gli e-commerce che per i negozi fisici.

Essere pronti ad acquistare anche a livello emotivo

Quando arrivano i saldi estivi tanto quanto quelli invernali il consumatore deve farsi trovare pronto a un acquisto consapevole. Soprattutto perché alcuni commercianti effettivamente possono provare a fare furbi ritoccando in maniera sbagliata il prezzo. È per questa ragione che prima di comprare bisogna imparare a osservare. E dopo aver pagato è consigliabile conservare lo scontrino. Grazie alle nuove regole infatti è possibile cambiare anche i capi in svendita.

È la legge a obbligare gli esercenti e i consumatori hanno tempo fino a due mesi per poter restituire il capo e averne uno in sostituzione. Nel caso non dovesse essere disponibile, l’esercente è tenuto a rifondare il prezzo di vendita. Soprattutto se si compra abbigliamento con i saldi estivi è importante assicurarsi che le offerte riguardino le rimanenze di stagione e non quelle di magazzino. Onde evitare di spendere i soldi in maniera non oculata il consiglio è quello di verificare più negozi fisici e online prima di acquistare un qualsiasi prodotto.

E per quanto possa sembrare strano è consigliabile anche avere le idee molto chiare su quanto si vuole spendere e cosa si vuole comprare. Onde evitare di farsi influenzare a livello emotivo dal venditore.

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