News Corp si divide in due

 News Corp. (NWSA), la media company controllata da Rupert Murdoch, ha annunciato l’intenzione di scindersi in due entità quotate in borsa, dopo che il suo consiglio avrà approvato l’operazione, che separa di fatto il business editoriale da quello dell’intrattenimento.

L’operazione verrà completata nell’arco di circa 12 mesi e Murdoch diventerà presidente di entrambe le società nonché Amministratore Delegato del business dei media.

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Nuovi piani strategici Opel

 Opel sta lavorando alacremente per raggiungere in tempi rapidi un’intesa con i sindacati tedeschi e assicurare in tal modo un futuro solido e condiviso alle attività industriali detenute nel vecchio Continente. A sostenerlo è un comunicato ufficiale della compagnia, che ha ribadito come il proprio top management, il sindacato di riferimento IG Metall e i rappresentanti dei lavoratori interessati, stiano trattando in questi giorni l’estensione dell’esclusione dei licenziamenti fino alla fine del 2016, ritardando, contemporaneamente, l’attuazione dell’accordo tariffario per il 2012.

Le negoziazioni che la società sta portando avanti con i sindacati riguardano altresì la definizione di una soluzione per tenere aperto e operativo lo stabilimento di Bochum fino al run-out di Zaifra Tourer. Una mossa che permetterebbe alla società di evitare la chiusura delle linee di produzione nella fabbrica, con cessazione che era inizialmente stata fissata per il 2015. In una nota diramata dalla società, Opel ricorda come, valutando la presente congiuntura economica e le previsioni sulla domanda futura, il piano di gestione attuale non prevede l’allocazione di ulteriori prodotti al sito di Bochum.

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HP approva incremento dividendo

 Hewlett Packard, il leader mondiale nella produzione di personal computer, ha reso noto di aver autorizzato un incremento di 10 punti percentuali nel suo dividendo trimestrale, che la società dovrebbe formalizzare nel corso del mese di maggio. L’attuale dividendo, in pagamento il 4 aprile, rimarrà invece stabile a 12 centesimi per azione, come precisato da una nota ufficiale fornita alla stampa dalla società di Palo Alto, in California.

La compagnia, anche attraverso questa mossa, cerca di rilanciare le sorti del proprio patrimonio azionario sui mercati regolarmentati, con i prezzi dei titoli che hanno subito un calo complessivo di quasi 35 miliardi di dollari rispetto all’anno precedente. Sotto la guida dell’attuale amministratore delegato Meg Whitman, che ha preso il timone di HP nel precedente mese di settembre, l’azienda sembra essere duramente interessata da una procedura di ristrutturazione e da un processo corposo di investimenti nella ricerca e nello sviluppo.

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Germania leader dell’export in Cina

 Tra il 2000 e il 2010, gli scambi tra l’Unione Europea e la Cina sono aumentati di quattro volte. Tutti i paesi europei hanno approfittato (e beneficiato) dell’apertura del mercato cinese. Chi ne ha tratto maggiore vantaggio? La Germania si conferma il primo partner commerciale europeo della Cina con esportazioni pari pari al 48% del totale dell’export dell’UE. La questione del commercio tra l’UE e la Cina sarà al centro delle discussioni in occasione del summit sino-europeo che si tiene a Pechino e che si è aperto Martedì 14 febbraio. Secondo gli ultimi dati diffusi da Eurostat (l’Ufficio statistico dell’Unione europea), le esportazioni dei paesi europei sono aumentate sensibilmente negli ultimi dieci anni, passando da 26 miliardi di euro nell’ anno 2000 a 113 miliardi nel 2010.

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Mitsubishi Motors chiude i battenti in Europa

 Mitsubishi Motors ha annunciato che, entro la fine dell’anno, cesserà la costruzione di automobili nel suo unico stabilimento in Europa occidentale, situato nei Paesi Bassi, a partire dal 2013. Non si è trattata di una sorpresa ma di una mossa che ci si aspettava, dopo la caduta delle vendite registrata nel continente. La decisione, secondo quanto ha precisato la compagnia nipponica, diverrà operativa entro la fine del 2012, e si iscrive in un piano teso a rifocalizzare le attività produttive sui mercati emergenti e a crescita più veloce, come la Cina e la Russia.

Confermando le informazioni divulgate poche ore prima dalla stampa, Mitsubishi Motors ha sottolineato che le condizioni economiche in Europa, dove il mercato dell’auto è influenzato negativamente dalla difficile congiuntura, non permettono al gruppo di continuare a produrre automobili, mentre le vendite sono aumentate in molte altre parti del mondo, tra cui nel Sud-Est asiatico.

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