Yahoo dichiara guerra a Facebook

 Mentre Facebook prepara la propria quotazione in borsa (IPO), Yahoo rivendica alcuni diritti di proprietà intellettuale e minaccia il social network più famoso del mondo. Una nuova guerra dei brevetti potrebbe presto avere inizio. Già nel 2004 Google, alla vigilia del suo sbarco in borsa, si trovò costretta a sborsare a Yahoo qualcosa come 230 milioni di dollari di azioni, per la licenza d’uso del motore di ricerca.

Yahoo vs Facebook? L’affare si fa piuttosto interessante, sopattutto perché manca solo un mese all’attesissima IPO di Facebook. E Yahoo potrebbe mettersi nella posizione di negoziare una quota potenziale nel gruppo di Zuckerberg. “Yahoo ha la responsabilità nei confronti dei suoi azionisti e dei suoi dipendenti di proteggere i diritti di proprietà intellettuale”, è stato detto dal gruppo con sede in California. “Dobbiamo insistere affinché Facebook offra un contratto di licenza o saremo costretti ad agire unilateralmente per proteggere i nostri diritti”.

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IPO di Facebook, un jackpot miliardario

 L’IPO di Facebook renderà miliardari. Gli investitori della prima ora, come il fondo Accel Partners, raccoglieranno fino a 800 volte il loro investimento iniziale, in occasione dello sbarco di Facebook in Borsa. Un evento senza precedenti nella storia del capitale di rischio.

Non solo tra i dipendenti del social network, tra cui figura, in primo luogo, il capo del gruppo, Mark Zuckerberg. Ma anche in seno alla comunità degli investitori della prima ora, vale a dire le società di capitali di rischio che hanno creduto nel progetto del giovane studente di Harvard al 2005, ovvero un anno dopo la fondazione di Facebook. Sette anni fa, il fondo americano Accel Partners aveva investito $ 12,7 milioni nel social network. All’epoca, Facebook valeva solo 100 milioni di dollari. Oggi, sulla base di una valutazione di Facebook stimata tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, la quota dell’11,4% di Accel Partners nel capitale vale quasi … dieci miliardi di euro. Quasi 800 volte l’investimento iniziale!

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IPO imminente per Facebook?

  Facebook si sta preparando a sbarcare in Borsa, con una IPO da record. Per il “Wall Street Journal”, secondo cui il valore sarebbe compreso tra i 75 e i 100 miliardi di dollari, il dossier potrebbe essere depositato Mercoledì. “La data esatta” di questo passo preliminare prima della IPO è ancora oggetto di discussioni, secondo il quotidiano finanziario, il quale sostiene che la banca di investimenti Morgan Stanley avrebbe ottime possibilità di condurre l’operazione. Anmche Goldman Sachs potrebbe svolgere un ruolo importante.

Il 25 gennaio, Bloomberg aveva indicato che lo scambio di titoli del social network, che vanta più di 800 milioni di utenti in tutto il mondo, era stato sospeso sulle piattaforme private come Second Market o SharePost privati. Questo lasciava supporre una imminente decisione sull’introduzione in Borsa di Facebook.

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Millennial Media progetta IPO da 75 milioni di dollari

 Millennial Media, una delle principali compagnie americane operanti nel settore dell’advertising mobile, si starebbe preparando per lo sbarco sul mercato di Borsa, con un’offerta pubblica iniziale da valutarsi intorno ai 75 milioni di dollari. La società, a tal fine, ha dato incarico ad alcune tra le principali banche d’affari statunitensi (Goldman Sachs, Morgan Stanley) per gestire la fase primordiale dell’IPO.

La società non ha, tuttavia, espresso dati più puntuali per quanto concerne il numero e il prezzo delle azioni che finiranno in vendita sul mercato regolamentato. Quel che sembra piuttosto accertato è che l’operazione di offerta pubblica iniziale dovrebbe consentire alla compagnia di ottenere una valutazione compresa tra un minimo di 700 milioni di dollari e un massimo di 1 miliardi di dollari, come confermato da un’indiscrezione apparsa sulla stampa americana, ad opera di una persona molto vicina ai vertici societari.

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Facebook & Yelp: il 2012 è ancora l’anno della net-economy

 Facebook da una parte, Yelp dall’altra: saranno le due corporate della net-economy a rinvigorire un mercato borsistico che pare affievolirsi, schiacciato dalla crisi del debito d’oltre Oceano. Entrambe le società dovrebbero infatti sbarcare sul mercato regolamentato entro la prima parte del prossimo anno, concretizzando – con le rispettive offerte pubbliche iniziali – l’anno più importante per le compagnie del web dal 1999.

Su Facebook abbiamo parlato diverse volte anche nel passato. La società dovrebbe sbarcare sul mercato di Borsa statunitense con la più grande IPO del web: a far compagnia al social network di Mark Zuckerberg saranno tuttavia anche altre 11 compagnie che del business online hanno fatto i propri principali affari di riferimento, portando il controvalore stimato delle offerte pubbliche iniziali intorno alla straordinaria cifra di 11 miliardi di dollari, seconda solamente ai 18,5 miliardi di dollari del 1999, anno precedente alla esplosione della bolla della new economy o, per lo meno, soprattutto della sua sezione dot-com.

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Zynga giustifica il taglio del prezzo della IPO

 Zynga si è trovata, suo malgrado, a giustificare il forte ribasso della forbice dei prezzi relativi all’offerta pubblica iniziale, pari al 50% della valutazione che la compagine ebbe modo di effettuare nel corso del mese di agosto. La spiegazione di questo ripensamento è riconducibile alle esperienze sulle spalle dei principali concorrenti, che hanno visto i prezzi stabiliti nelle IPO ricondursi su più miti consigli nelle settimane successive alla prima quotazione: uno scenario che ha indotto Zynga a ribilanciarsi su un valore di capitalizzazione presunto più modesto, ma più consolidabile.

Il prezzo di sbarco di Zynga sul mercato regolamentato dovrebbe così aggirarsi tra un minimo di 8,50 dollari e un massimo di 10 dollari per azione, “revisionato sulla base delle recenti performance delle compagnie che hanno completato l’IPO nel corso del 2011” – ricorda Zynga in un comunicato pubblicato pochissimi giorni fa, a margine di ulteriori dettagli del proprio processo di prima quotazione in Borsa.

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Facebook programma IPO con valutazione di 100 miliardi

 Facebook continua a preparare la propria offerta pubblica iniziale. L’obiettivo è quello di recuperare circa 10 miliardi di dollari attraverso la transazione finanziaria, che potrebbe diventare la più importante nel mondo dei social networking, e che potrebbe portare alla valutazione della società ad una cifra di poco superiore alla straordinaria cifra di 100 miliardi di dollari. Numeri ancora non ufficiali, ma che Bloomberg ha riportato sul proprio sito, attribuendoli ad una fonte molto vicina ai vertici societari.

La compagnia dovrebbe “prenotare” l’operazione di offerta pubblica iniziale prima della fine dell’anno – prosegue la persona bene informata, la quale ha chiesto di non essere pubblicamente identificata, poiché la decisione è ancora in fase di discussioni private. Ad ogni modo, l’esatta data di lancio di Facebook sul mercato azionario non è ancora stata determinata, e non lo sarà ancora per alcuni giorni, o poche settimane.

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