Deutsche Telekom conferma target e dividendo

 Deutsche Telekom, il gruppo di telecomunicazioni più grande della Germania, ha riportato nel secondo trimestre risultati migliori del previsto, nonostante la forte concorrenza del mercato e un netto calo delle vendite in Europa.

L’utile netto è aumentato del 76%, portandosi a €614 milioni, rispetto ai 607 milioni di euro stimati dagli analisti. L’operatore telefonico tedesco, che l’anno scorso ha avviato un profondo piano di ristrutturazione, inclusi massicci tagli al personale, ha beneficiato del calo dei suoi costi e dell’ottima performance delle attività negli USA.  

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Facebook nei guai: falsi profili e titolo in calo

 Due mesi e mezzo dopo la sua IPO, Facebook ha rivelato i primi conti di fine trimestre. Il social network ha ora 955 milioni di utenti attivi ma secondo i documenti pubblicati dal gruppo, l’8,7% di questi, pari 83,09 milioni di profili, è falso. Una stima in aumento rispetto ai dati riportati nel mese di marzo.

Di questi, il 4,8% ha un profilo doppio, ovvero un account che l’utente possiede, in aggiunta al  principale. Sono, invece, il 2,4 per cento i cosiddetti profili “mal-classificati”, attivati per conto di un’azienda, una organizzazione o, persino, un animale. Infine, circa l’1,5 per cento degli account è classificato come “indesiderabile”: si tratta di profili falsi creati soprattutto per veicolare spam sulla rete. Se si pensa che  l’83% dei ricavi di Facebook ha avuto origine proprio da pubblicità di terzi nei primi sei mesi del 2012…

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Facebook in Borsa: gli investitori ci credono ancora

 Dopo una introduzione in borsa (IPO) piuttosto caotica, avvenuta nel maggio scorso, Facebook ha cancellato gran parte delle sue perdite e gli investitori sembrano propensi a scommettere di nuovo sul re dei social network, di cui continuano a sottolineare  l’altissimo potenziale.

L’azione “FB” era stata introdotta sul mercato il 18 maggio al prezzo di 38 dollari, prima di ridursi drasticamente nelle due settimane successive, precipitando a 25,52 dollari il 6 giugno. Una delusione e una performance da dimenticare, forse imputabile ad una strategia di comunicazione poco efficace, che ha scoraggiato l’acquisto di azioni dal momento che Facebook ha veicolato le informazioni sulla sua salute economica in modo poco trasparente.

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Impatto finanziario del naufragio Costa

 “Povera Europa. Non purificata ma corrotta dalla sofferenza”, si lamentava una giovane donna sul ponte di una nave da crociera. Nel Film Socialisme, uscito nel 2010, Jean-Luc Godard si interroga sul futuro, riflette sul passato e indaga la decadenza dell’Europa. Trama a parte, alcune delle scene si svolgono su una nave da crociera in viaggio nel Mediterraneo. Proprio la Costa Concordia.

Filiale del numero uno al mondo del settore crocieristico, l’americana Carnival, il gruppo italiano Costa Crociere è leader europeo con quasi 3 milioni di passeggeri l’anno e una flotta di 16 navi. Costa Concordia, naufragata Venerdì in Toscana, di fronte all’isola del Giglio, era un fiore all’occhiello della flotta, con i suoi 17 ponti, le sue quattro piscine, di cui due coperte, i suoi 3.800 passeggeri e i 1.100 membri dell’equipaggio.

Costa ha conosciuto una crescita esponenziale della sua attività negli anni 2000, grazie ad una nuova moda, una nuova passione turistica alimentata da prezzi più bassi e accessibili. Così, il numero di passeggeri trasportati ogni anno sulle navi del gruppo (insieme alle sue controllate tedesche e spagnole) è quasi decuplicato nell’ultimo decennio, passando da 363.000 nel 2000 a 2.890.000 nel 2010.

Allo stesso tempo, il fatturato è quintuplicato, balzando da 572,4 milioni a 2,9 miliardi di euro. Dopo un piano di espansione globale per un importo di 9,6 miliardi di euro, la società dovrebbe lanciare 11 nuove imbarcazioni in tredici anni dalla fine del 2012. Il prossimo colosso della flotta, commissionato la scorsa estate ai cantieri italiani Fincantieri di Marghera, avrà 1.854 cabine in grado di ospitare 4.928 passeggeri e oltre 1.000 membri d’equipaggio, per un costo complessivo di 550 milioni di euro.

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