La crescita esponenziale dei giovani agricoltori

 L’agricoltura italiana sta diventando sempre più giovane: i lavori collegati al settore primario attirano parecchio di questi tempi, dall’allevamento degli animali fino alla produzione di birra e vino e il fatto che gli imprenditori agricoli di età più bassa sia avvenuto per la prima volta negli ultimi dieci anni è più che significativo. Il dato in questione è stato messo in luce a Cernobbio nel corso del Forum Coldiretti, il primo salone dedicato appositamente ai nuovi mestieri dell’agricoltura. Ebbene, nel corso del secondo trimestre di quest’anno (il periodo compreso tra i mesi di aprile e giugno per la precisione), le imprese individuali gestite e condotte da giovani e iscritte alle Camere di Commercio sono aumentate di 4,2 punti percentuali.

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L’Inail ha riliquidato le rendite per infortuni e malattie

 Tutte le rendite che hanno a che fare con gli infortuni e le malattie professionali sono state nuovamente liquidate: in base a quanto disposto da una recente circolare dell’Inail (Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), questa operazione va a riguardare direttamente due settori, vale a dire quello industriale e quello agricolo, senza dimenticare le casalinghe, i medici del reparto radiologia e i tecnici sanitari. In pratica, si è provveduto ad aggiornare i valori, in modo da renderli validi dal 1° gennaio (industria, agricoltura e settore domestico) e dal 1° luglio (professioni del settore sanitario) di quest’anno.

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Boom di occupati per l’agricoltura italiana

 Il settore agricolo si sta dimostrando una vera e propria calamita per l’occupazione nel nostro paese: forse non si può proprio parlare di un ritorno al passato, quando tale comparto dominava nettamente le attività nazionali, ma secondo uno degli ultimi rapporti dell’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), è stato in grado di registrare il maggior aumento per quel che riguarda i lavoratori dipendenti (oltre dieci punti percentuali), senza dimenticare il +2,9% relativo a quelli indipendenti. La crisi economica, insomma, c’è, ma non sta intaccando l’agricoltura da questo punto di vista.

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La Coldiretti stima i danni economici del maltempo

 La Coldiretti ha stimato le conseguenze economiche di queste ultime avverse condizioni meteorologiche che stanno funestando l’Italia: secondo l’associazione, il maltempo ha comportato finora ben 1,5 miliardi di euro per quel che concerne il conto complessivo dei danni, i quali fanno riferimento al settore primario, ma anche a quello industriale e dei servizi. In pratica, è come se si fossero polverizzati 0,1 punti percentuali di prodotto interno lordo, una perdita davvero grave di ricchezza. Come è apparso chiaro un po’ a tutti, l’agroalimentare ha risentito di queste situazioni in maniera più pesante rispetto agli altri comparti, con le varie ramificazioni (industria alimentare, trasporti e distribuzione in primis) che non sono riusciti a salvarsi.

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