Adoc: gli italiani premiano la storia e la qualità del cibo

 Italiani e cibo, le abitudini di acquisto sono decisamente cambiate: le preferenze vanno nella direzione dei prodotti a chilometro zero, la cui crescita negli ultimi dodici anni ha raggiunto i diciassette punti percentuali. Lo stesso discorso vale per gli alimenti del commercio equo e solidale, il cui +12% rappresenta una performance di tutto rispetto. Il risparmio è il principale motivo che spinge a determinate scelte, tanto è vero che le famiglie che si affidano ai discount sono salite al 40% rispetto al totale complessivo, ma si guarda sempre con attenzione al Made in Italy e alle denominazioni classiche, vale a dire Dop (Denominazione di Origine Protetta) e Igp (Indicazione Geografica Protetta).

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Allarme dell’Adoc sul gioco d’azzardo illegale

 Il gioco d’azzardo illegale fa e farà ancora discutere nel nostro paese: proprio in queste ore si è parlato parecchio di un emendamento alla Legge di Stabilità che riguarda l’avvio delle gare per nuove sale da poker dal vivo, una misura che ha suscitato diversi dubbi, soprattutto se si ricorda il rapporto stilato dall’Adiconsum in merito al sovraindebitamento. È un’altra associazione dei consumatori che si è fatta sentire oggi in questo senso. Si tratta dell’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), secondo cui è necessario bloccare a tutti i costi l’intervento della malavita nel settore del gioco.

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Bond Convertendo di Bpm: anche l’Adoc è in prima linea

 Dopo l’assistenza di Altroconsumo sui bond Convertendo di Bpm, l’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) si sta dando dalla fare per lo stesso motivo: tutti i risparmiatori che sono rimasti vittime di questa truffa datata ormai 2009 avranno la possibilità di sfruttare la conciliazione e di usare i modelli predisposti dall’associazione sul proprio sito web. Nello specifico, si tratta dei documenti necessari per la presentazione della domanda di ammissione a tale procedura. Ovviamente, bisogna ricordare che quest’ultima è stata prevista espressamente per le persone che hanno sottoscritto i prodotti finanziari nel periodo compreso tra il 7 settembre e il 30 dicembre di tre anni fa (il codice Isin dei bond in questione è IT0004504046).

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Adoc: i compro oro sono in costante aumento

 L’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori) ha certificato, ancora una volta se non ce ne fosse bisogno, il boom dei compro-oro: il biondo metallo è considerato, oggi più che mai, il bene rifugio per eccellenza, di conseguenza la vendita è uno dei rimedi più utili per sostenere i portafogli degli italiani. L’ultimo anno, in particolare, è stato caratterizzato da un incremento pari a quindici punti percentuali, un dato che si riferisce alla sola città di Roma (quest’ultima vanta ben 250 negozi per la precisione). In aggiunta, bisogna anche ricordare come siano aumentati persino i consumatori che si affidano a tali esercizi commerciali (+20%). Nel complesso, poi, i negozi di compro-oro presenti nel nostro paesi sono più di cinquemila.

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Adoc: in aumento i principali prezzi delle spiagge

 Neanche un semplicemente spostamento in spiaggia per godersi un po’ di mare si salverà dai continui rincari che stanno interessando l’Italia: la conferma è giunta direttamente dall’ultima analisi condotta dall’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento dei Consumatori), la quale ha voluto capire quali saranno i costi di una giornata al mare in questo 2012. Ebbene, i risultati non sono certo incoraggianti. Entrando maggiormente nel dettaglio, si scopre che la crisi economica non ha infatti impedito all’acqua marina di diventare ancora più salata, molto più rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. In pratica, l’indagine dell’associazione dei consumatori si è focalizzata su una famiglia composta da quattro persone: il nucleo appena descritto sarà costretto a pagare in media ben cento euro, una somma che rappresenta un incremento di 2,3 punti percentuali rispetto a quanto calcolato nel 2011.

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I rincari da capogiro dei servizi funebri italiani

 Ci sono argomenti di cui spesso non si parla, forse per eccessivo pudore o per un’improbabile fedeltà a determinate credenze: è il caso dei servizi funebri, attività commerciali come altre, ma che per vari motivi non vengono viste di buon occhio. Si è soliti dire che questo settore non può conoscere crisi, ma comunque quello che interessa in questo preciso momento storico è il rialzo delle tariffe di cui si stanno rendendo protagonisti diversi esercizi. In effetti, anche la morte è diventata ormai un lusso, come ricordato opportunamente dall’Adoc (Associazione per la Difesa e l’Orientamento del Cittadino).

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