La Grecia deve giungere ad un accordo con le banche entro il 13 febbraio, se vuole evitare il default. Senza garanzie i ministri delle finanze della zona euro non potranno dare il via libera alla ristrutturazione del debito del paese, detenuto dal settore privato.
I rappresentanti dell’Unione europea, della Banca centrale europea e del Fondo Monetario Internazionale stanno ancora negoziando le condizioni per la concessione di 130 miliardi di euro ad Atene. La troika chiede che i partiti rappresentati in seno al governo greco di coalizione s’impegnino ad approvare, ed attuare, nuove misure di austerità. Ma Atene teme che il contesto socio-economico possa deteriorarsi ulteriormente, acuendo la recessione e intensificando i movimenti di protesta e i disordini sociali.
Il messaggio lanciato alla Grecia dall’Eurogruppo, e ribadito in occasione della conference call di Sabato, è chiaro: adesso basta! “Devono decidersi e iniziare a parlare onestamente, in modo deciso e rapido con la troika degli aspetti del programma che devono ancora essere finalizzati, come le riforme fiscali e quelle del codice del lavoro”, ha dichiarato un membro dell’Eurogruppo.