Non è stato un fine settimana particolarmente agevole quello appena trascorso, per i vertici di Goldman Sachs. La motivazione è da ricollegarsi all’editoriale pubblicato sul New York Times qualche giorno fa, a firma di Greg Smith, un dirigente di medio livello che lavorava negli uffici londinesi della banca d’affari, e che ha deciso di rassegnare le proprie dimissioni in contrasto con la cultura azienda preponderante nell’istituto.
Stando a quanto affermato da alcuni articoli pubblicati sul Financial Times, i vertici societari sarebbero fortemente preoccupati per l’articolo, che costituirebbe altresì una la punta dell’iceberg di un malumore latente nell’organizzazione aziendale, con la dirigenza sempre più contraria all’operato del gruppo dei top management, guidato dall’amministratore delegato Blankfein.
Paypal, la divisione di eBay che gestisce il business dei pagamenti elettronici, sta per aggredire in maniera incisiva il mercato cinese, volendo divenire il primo operatore straniero con licenza a effettuare operazioni di intermediazioni dei pagamenti digitali. Una mossa che dovrebbe permettere a Paypal di entrare in diretta concorrenza con il gruppo Alibaba (con l’affiliata Alipay) in uno dei mercati più appetibili del pianeta.
Ubs, il più importante istituto di credito svizzero, ha dichiarato di aver scelto di abbattere i compensi variabili dei propri manager di circa 40 punti percentuali. Una contrazione dei bonus giustificata dal calo della redditività della banca, e che garantirà ai manager dell’azienda circa 2,6 miliardi di franchi svizzeri (circa 2,1 miliardi di euro).