Cina, crolla l’esportazione verso gli Stati Uniti

In Cina crolla l’esportazione verso gli Stati Uniti. Facendo registrare un forte calo del 34% nel mese di maggio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Perché la Cina si trova in quest situazione

Si tratta della flessione più imponente dai tempi della pandemia. In quel caso le esportazioni crollarono per via dei lockdown legati al Covid-19 in diversi paesi e della conseguente interruzione della supply chain.  Il problema però, nel caso specifico è molto più grave. Il 2024 si è chiuso infatti con una contrazione delle esportazioni cinesi pari al 13,1% rispetto al 2023. Si tratta del calo più rilevante degli ultimi trent’anni. Un elemento al quale pensare, soprattutto perché parliamo di una economia abituata a una crescita praticamente costante.

Le motivazioni alla base di questo calo sono diversi. I dazi imposti dagli Stati Uniti rappresentano però una delle cause principali. In fin dei conti la chiusura dell’approccio commerciale trumpiano ha reso meno conveniente l’importazione di prodotti cinesi, costringendo le aziende americane a cercare altri fornitori similmente vantaggiosi.

Tra l’altro il governo ha cercato di sostenere un trasferimento imponente delle catene di approvvigionamento verso quei paesi che Donald Trump ritiene più affidabili. Non dobbiamo poi sottovalutare l’effetto delle politiche commerciali tese anche ai tempi dell’amministrazione Biden.

E se a ciò aggiungiamo l’instabilità degli ultimi mesi sostenuto da negoziati incerti e tensioni di diversa tipologia, è evidente che il risultato della Cina in materia di export non dovrebbe stupire più di tanto.

Adattarsi all’andamento dell’economia

Dal punto di vista interno, questo calo ha avuto effetti evidenti sull’economia, già appesantita da una domanda interna debole e da una deflazione persistente attualmente. Per cercare di rimettere in moto il sistema, il governo ha varato misure di stimolo: taglio dei tassi d’interesse e incentivi al consumo.

Resta un grande punto interrogativo se pensiamo al futuro. Le tensioni con gli Stati Uniti e la concorrenza di altri paesi potrebbero continuare a ostacolare le esportazioni cinesi. Una via di “fuga” potrebbe arrivare da eventuali accordi che potranno emergere nei prossimi incontri tra le parti.

Ecco quindi che il calo dell’export verso gli Stati Uniti è il risultato dell’unione complessa di scelte politiche, strategie economiche e trasformazioni rilevanti a livello globale. La Cina deve quindi percorrere una strada che le consenta di recuperare il mercato perduto. Come? Puntando a un mercato più diversificato e non facendo lo stesso errore che faranno gli Stati Uniti sul lungo andare.

Per sostenere l’economia bisogna combattere l’incertezza e per farlo adeguatamente bisogna essere proattivi. Soprattutto nella ricerca di mercati alternativi.

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